Presentata dal pd un'interrogazione parlamentare
da ANSA - 25 maggio, 17:06
CATANZARO - "La questione dell'affondamento delle navi cariche di rifiuti tossici nel Mediterraneo, continua ad essere una delle pagine buie del nostro Paese. Da ultima la notizia secondo la quale sembra che lo Stato abbia versato ingenti quantità di denaro sul conto dell'ex collaboratore di giustizia Francesco Fonti, ex esponente della 'ndrangheta, considerato tra i responsabili dell'affondamento di alcune navi contenenti rifiuti radioattivi al largo delle coste italiane". Lo afferma Ermete Realacci (Pd), presentando un'interrogazione parlamentare insieme ad Alessandro Bratti (Pd) dopo un articolo sulle navi dei veleni pubblicato sull'Espresso.
Nell'interrogazione parlamentare, è scritto in un comunicato, "si riportano brani pubblicati dal settimanale del memoriale del pentito Fonti, consegnato nel 2005 al magistrato Vincenzo Macrì della Direzione nazionale antimafia da cui emerge che lo Stato avrebbe inviato a Fonti, chiamato con lo pseudonimo utilizzato nel periodo di protezione di Francesco Baldassari, centinaia di milioni di lire come 'consulenze professionali'". "Se queste notizie si rivelassero fondate - conclude Realacci - si tratterebbe di un fatto di inaudita gravità e per questa ragione chiediamo al Governo quali azioni intendano mettere in campo per accertare se quanto riportato nel memoriale corrisponda al vero e se nel caso gli accertamenti dovessero verificarsi positivi per quali ragioni lo Stato avrebbe versato all'ex collaboratore di giustizia tali ingenti somme di denaro".
Il responsabile Ambiente del Pdci, Claudio Saroufim, chiede che il Ministro Stefania Prestigiacomo faccia chiarezza in merito a quanto riportato in un articolo dell'Espresso sulla vicenda delle navi dei veleni. "Quanto denunciato dal settimanale - sostiene Saroufim - nell'articolo dal titolo 'Quei denari avvelenati', in merito alla questione dell'affondamento della nave dei veleni, secondo cui lo Stato avrebbe versato centinaia di milioni di lire a Francesco Fonti, il pentito della 'ndrangheta che ha parlato del traffico di rifiuti tossici e radioattivi, merita un immediato intervento da parte del Ministro dell'Ambiente. La Prestigiacomo si adoperi presso chi di dovere al fine di fare al più presto piena luce su tale notizia che, se confermata, aprirebbe scenari gravi ed inquietanti".
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