Nel pubblicare l'articolo del Comitato De Grazia riguardante il rinvio della prima udienza del processo per l'inquinamento nel fiume Oliva non posso certo evitare di riflettere su quale possa essere il motivo per cui il Comune di Aiello Calabro abbia deciso di non costituirsi parte civile in tale processo. Conosco bene la posizione del Sindaco di Aiello al riguardo - espressa pubblicamente in varie occasioni - ma costituirsi parte civile non significa sostenere alcuna posizione, piuttosto significa dare garanzia ai propri cittadini che il diritto alla Salute viene prima di ogni cosa, poiché chi e se ha inquinato deve essere punito ed i luoghi inquinati bonificati.
Non stiamo parlado di supposizioni, ma di fatti corredati da prove, di un processo che sta per iniziare. Il ruolo dell'amministratore d'avanti a tutto ciò non può essere quello di ignorare tacitamente. Per questo qui mi sento di fare un'appello pubblico al Sindaco Franco Iacucci, approfitti del rinvio dell'udienza e scelga di presentarsi e costituire parte civile il Comune di Aiello Calabro, come hanno già fatto gli altri Aministratori locali, associazioni e cittadini.
Per la Salute e la Giustizia sociale.
Danilo Amendola
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Fiume Oliva: Rinviato l’inizio del processo al 4 luglio. Nuove possibilità per le parti civili
Il processo inizierà a luglio con la presenza di nuovi parti civili: ammalati ed associazioni ambientaliste. Il comitato De Grazia offre assistenza legale gratuita alle persone che ritengono di aver subìto un danno alla salute dall’inquinamento del fiume Oliva, c‘è tempo fino al quattro luglio.
Cosenza, 16 apr. 2013 -Doveva tenersi questa mattina la prima udienza del processo sull’inquinamento del fiume Oliva che vede imputati per disastro ambientale ed avvelenamento delle acque l’imprenditore di Amantea Cesare Coccimiglio ed altre quattro persone proprietarie di terreni risultati contaminati. L’udienza è stata rinviata al prossimo quattro luglio dal giudice della Corte d’assise di Cosenza, Antonia Gallo, che ha accolto la richiesta del Pm di Paola Giovanni Calamita che ha chiesto il rinvio per consentire di notificare alle parti offese il rinvio a giudizio degli imputati ed eventualmente consentire loro di costituirsi parte civile. Si tratta dei familiari della persona che gli inquirenti ritengono aver perso la vita a causa dell’inquinamento dell’Oliva e dell’amico con cui si recava a pesca nel torrente, attualmente gravemente malato per le stessa causa.
Erano presenti in aula i legali del comitato De Grazia che intende costituirsi parte civile visto che la stessa associazione è nata in conseguenza delle inchieste che hanno portato all’individuazione del disastro ambientale perpetrato nel’Oliva. Insieme a loro altri enti ed associazioni intendo costituirsi come Regione Calabria, del ministero dell’Ambiente, Wwf Italia, Legambiente Calabria, l’associazione Anpana e il Vas. Già accolta invece la richiesta di parte lesa presentata nella udienza preliminare del 24 ottobre 2012 dei comuni di Amantea, san Pietro in Amantea e Serra d’Aiello.
I legali del comitato De Grazia sono disponibili a seguire gratuitamente le persone che ritengono aver subito un danno dall’inquinamento dell’Oliva e volessero far valere in giudizio le loro ragioni costituendosi come parte civile nel processo che inizierà il prossimo quattro luglio.
Comitato civico Natale De Grazia
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