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Inquinamento Valle Oliva. Il Comitato De Grazia parte civile nel procedimento penale

Riceviamo e pubblichiamo

Il comitato civico Natale De Grazia si costituirà parte civile nel procedimento penale relativo all'inquinamento della vallata del fiume Oliva ed ha invitato i sindaci dei comuni interessati a fare altrettanto.
L'associazione che porta il nome del capitano di corvetta Natale De Grazia, nel mese di aprile ha deciso di intervenire nel procedimento penale in itinere presso al procura della repubblica di Paola sull'inquinamento della vallata del fiume Oliva, nominando quali legali di fiducia gli avvocati Simonetta Bruni del foro di Paola e Antonella Bruno Bossio del foro di Roma, peraltro già soci dello stesso comitato, che hanno già depositato l'atto di manifestazione di parte lesa in tribunale.
Ritenendo che anche i Comuni territorialmente interessati, siano ampiamente legittimati ad intervenire in qualità di parte lesa, sia nel procedimento penale già incardinato che in altri che potranno esserlo in futuro, in quanto rappresentano e tutelano gli interessi legittimi della comunità di cittadini offesi dal delitto ambientale, il comitato De Grazia ha inviato negli ultimi giorni, una lettera ai sindaci nei cui comuni rientrano i territori interessati dall'inquinamento dell'Oliva (Amantea, Aiello Calabro, Serra d'Aiello, S. Pietro in Amantea e Lago) chiedendo "nel rispetto assoluto dell'autonomia decisionale dei Consigli e delle Giunte, di volersi costituire parte lesa nel procedimento penale in itinere ed in altri eventualmente sopravvenienti, al fine di tutelare anche per via giudiziaria, gli interessi offesi della collettività amministrata". Gli Enti e le associazioni che si costituiscono parte civile possono "in ogni grado e stato del procedimento presentare memorie e, con esclusione del giudizio di Cassazione, indicare elementi di prova" (art. 90 CPP).

Segue il testo della lettera spedita ai sindaci di Amantea, Aiello Calabro, Serra d'Aiello, S. Pietro in Amantea e Lago tutti in provincia di Cosenza.

 

«Oggetto: richiesta di intervento, in qualità di parte lesa, nel procedimento penale pendente presso la Procura di Paola (n. 926/09 RG), relativo all'inquinamento della vallata del fiume Oliva.

Le prime valutazioni sui carotaggi effettuati nel fiume Oliva per conto della Procura della Repubblica di Paola confermano, purtroppo, la presenza di una enorme quantità di fanghi industriali inquinanti che hanno arrecato, e possono arrecare fino quando non saranno rimossi, gravi danni all'ambiente ed alla salute degli abitanti delle zone contermini, per come è stato già evidenziato dalle poche e generiche indagini epidemiologiche condotte finora.
Da una sommaria stima si tratta di oltre centomila tonnellate di materiali inquinanti, alcuni dei quali provenienti da fuori-regione, che sono stati sotterrati negli anni, con la connivenza e complicità di criminali che hanno potuto agire indisturbati, forse clandestinamente o forse alla luce del sole, in quanto "controllori" illegali dei territori interessati.
Il danno all'ambiente, alla salute dei cittadini ed all'economia del territorio, per l'immagine negativa che gli eventi hanno generato, sono incalcolabili.
Pur in mancanza di una dettagliata analisi epidemiologica vogliamo ricordare come nella sola contrada Gallo, nell'anno 2009, vi erano 18 ammalati affetti da patologie oncologiche su una popolazione residente di 177 abitanti, distribuiti in 62 famiglie e nello stesso anno sono insorti altri sei nuovi casi di malattie tumorali.
Gli effetti negativi sulla nostra salute potrebbero essere di lunga durata se non si apre una nuova, ampia e coordinata iniziativa per ottenere la bonifica di tutti i siti inquinati, non appena le analisi che si stanno effettuando presso diversi laboratori daranno i risultati precisi, sito per sito, sulla quantità e tipologia degli inquinanti ritrovati.
Il ruolo che d'ora in avanti sono chiamati a svolgere gli enti locali (Comuni, Provincia) e la Regione Calabria è primario, assolutamente insostituibile; deve essere sinergico e forte perché occorre attivare finanziamenti statali, regionali ed europei. Senza la necessaria unità di intenti si rischia di imbattersi nei soliti "muri di gomma" che sempre si attivano in tali circostanze, come abbiamo recentemente verificato a proposito delle "navi dei veleni".
Poiché quei rifiuti non hanno raggiunto il fiume Oliva da soli ma sono stati colà trasportati e sepolti da persone fisiche che hanno deciso di lucrare avvelenando i loro simili per sete di danaro, occorre perseguire i responsabili con determinazione.
E' necessario sostenere, quasi coralmente, lo sforzo immane fatto finora dalla Procura di Paola che ci ha permesso di conoscere la verità sulla presenza dei rifiuti tossici e nocivi e che continuerà nella ricerca dei responsabili di tali delitti e nella battaglia difficile, che ci attende tutti, che è quella della bonifica.
Poiché esiste, presso la Procura di Paola, il procedimento penale n. 926/09 GR in itinere, Vi comunichiamo che lo scrivente Comitato Civico "Natale De Grazia" ha provveduto a manifestare la propria qualità di parte offesa - prerogativa per costituirsi parte civile qualora si dovesse procedere in giudizio contro gli indagati - nella qualità di associazione che persegue la difesa collettiva di beni (la salute, l'ambiente) tutelati dall'ordinamento giuridico italiano.
Riteniamo che anche i Comuni territorialmente interessati, ai quali inviamo questa lettera, siano ampiamente legittimati ad intervenire in qualità di parte lesa, sia nel procedimento penale già incardinato che in altri che potranno esserlo in futuro, in quanto essi rappresentano e tutelano gli interessi legittimi della comunità di cittadini offesi dal reato. A tal proposito le sentenze di merito e di legittimità sono molteplici. Vogliamo ricordare anche che gli enti e le associazioni senza fini di lucro che si costituiscono parte civile, "in ogni grado e stato del procedimento possono presentare memorie e, con esclusione del giudizio di Cassazione, indicare elementi di prova" (art. 90 CPP).
Ciò premesso, nel rispetto assoluto dell'autonomia decisionale dei Consigli e delle Giunte, chiediamo ai Comuni in indirizzo di volersi costituire parte lesa nel procedimento penale in itinere ed in altri eventualmente sopravvenienti, al fine di tutelare anche per via giudiziaria, gli interessi offesi della collettività amministrata.
Stare insieme ed in molti in una battaglia giusta rende anche più forti.
Ringraziamo e restiamo in attesa di una vostra comunicazione in merito.

Amantea, li 20/07/2010

P/Il Comitato De Grazia
Il Presidente Gianfranco Posa

23/07/2010
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