Lo hanno trovato qualche giorno fa sulla spiaggia: un bidone, come potete vedere dalle foto, di plastica blu, con gocce scure e poco rassicuranti che fuoriuscivano dal coperchio. Il ritrovamento del bidone spiaggiato è avvenuto in Calabria, nel Comune di Longobardi, a pochi passi da Amantea, che nel 2009 fu protagonista - tra l'altro - della partecipata manifestazione nazionale contro le "navi dei veleni".
A chi appartiene questo fusto? E che cosa contiene? Può avere qualcosa a che fare con i 200 bidoni che sono stati persi tre settimane fa da una nave della Grimaldi Lines al largo dell'isola di Gorgona, in Toscana, e che contengono materiale di produzione industriale? "Probabilmente non c'entra niente - dice Gianfranco Posa, portavoce del Comitato De Grazia, che da anni si batte per sapere la verità sui segreti dei nostri fondali e dei traffici illeciti via mare di materiale tossico - ma questo bidone è diverso da quelli che vengono rinvenuti di solito sulle nostre spiagge, dunque vorremmo saperne di più. E chiediamo a chi sa qual è l'aspetto dei bidoni dispersi in Toscana di dirci se somigliano a questo".
Sì perché, racconta Posa, è abbastanza normale trovare bidoni trascinati dalle correnti marine fino alla spiaggia in Calabria. "Solitamente però sono bidoni di alluminio, e hanno etichette attaccate - spiega ancora Posa - Si tratta di bidoni che contengono gli olii per i motori delle barche. Forse anche questo bidone contiene olii di questo tipo, ma è diverso dagli altri, perché è di plastica ed è blu". E' "parente" del carico disperso in Toscana. Se qualcuno sa qualcosa può farlo sapere commentando questa notizia, oppure scrivendo a redazioneweb@ilmanifesto.it
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