AIELLO CALABRO - Il dibattito promosso da AdP, il movimento di opposizione locale, dopo che si è parlato a lungo di dissesto, terremoti, tettonica e frane, si è riscaldato sulla questione dell'inquinamento ambientale dell'Oliva. Un tema caldo, appunto, che tiene desta la preoccupazione, la voglia di sapere delle popolazioni che vivono a queste latitudini. Che si aspettano - quali che siano le risultanze delle analisi qualitative dei carotaggi fatti effettuare dalla Procura della Repubblica di Paola - la bonifica del bacino fluviale nel più breve tempo possibile. Non bisogna dimenticare, che i fanghi industriali, sotterrati nei terreni attorno al torrente, sono stati accertati. E sempre di fanghi industriali si tratta.
Interessanti le relazioni tecniche dei geologi Tonino Simone, di Gino Merenda, già Direttore dell'IRPI del CNR di Rende, e di Franco Violo, Presidente dell'Ordine Regionale dei Geologi.
L'incontro, moderato da Ernesto Cicero, è entrato nel vivo però con l'intervento del giornalista Francesco Cirillo. L'ambientalista militante, commentando le immagini di un video-denuncia, ha parlato della rottura dell'equilibrio tra l'uomo e la natura. Di un tipo di sviluppo senza regole. Della montagna di rifiuti tossici nella Valle Oliva, accertati dalla indagini della Procura di Paola, dei veleni della Marlane e della Sibaritide. Dei tanti, troppi morti di tumore. Di un tipo di politica per la quale non si può dire la verità, "perché sennò si danneggia il turismo".
Indice puntato, per Michele Bruni, capogruppo consiliare di AdP, contro degrado e inquinamento ambientale, causati da "responsabilità politiche legate alla mancata azione preventiva". "Purtroppo, alla luce di quanto emerso negli ultimi anni, le amministrazioni locali - ha detto - hanno fallito sotto questo aspetto (...). Il fiume Oliva è l'emblema del fallimento politico delle istituzioni e delle amministrazioni locali".
Della vicenda della nave di Cetraro, tra gli altri temi della serata, ha parlato Fausto Orsomarso. "Io sto dalla parte dello Stato, e per quanto mi riguarda - ha rassicurato il consigliere regionale -, lo Stato è arrivato con i mezzi che aveva a disposizione e ci ha detto che a largo di quelle coste non ci sono navi dei veleni". Una dichiarazione che ha causato l'abbandono di qualcuno dell'uditorio.
A chiusura, il discorso dell'assessore regionale all'ambiente Pugliano che ha annunciato l'impegno del nuovo governo regionale su dissesto idrogeologico e politiche ambientali. Diversamente, "ogni altra azione che noi dovessimo mettere in campo - ha sostenuto - resterà vana". Sulla questione ambientale che riguarda il territorio, l'assessore ha chiarito che la situazione inquinamento "non va né amplificata, né presa sotto gamba". Non è tra quelli, Pugliano, che vuole tranquillizzare. Ha ribadito, invece, l'attenzione delle Istituzioni verso questo territorio. Tuttavia, i dati scientifici in possesso sinora sulla situazione dell'Olivo, che l'assessore ha definito "speditivi" (per stabilire se ci fosse pericolosità per gli addetti ai lavori ai carotaggi, nda), sono "confortanti". Sapremo in seguito le risultanze dei carotaggi eseguiti (380 campioni prelevati per esami chimici, e 230 per esami radiometrici).
A seguire, gli interventi fuori programma. Ha iniziato il sindaco Iacucci, che ha replicato ai rilievi di Bruni, e disapprovato le dichiarazioni stampa e tv del procuratore Giordano rese senza essere confortate da prove. La tutela della salute dei cittadini viene prima di tutto - questo il senso delle parole del sindaco - ma bisogna prima avere dati scientifici certi.
Polemiche sul finale tra qualcuno del pubblico indirizzate all'assessore Pugliano ed al consigliere Orsomarso. Voci che chiedevano verità su responsabilità, bonifica dei luoghi, e altre istanze, come l'istituzione del registro tumori, sempre annunciata e mai davvero attuata.
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