Domenica questa, a termine del Novenario di preparazione iniziato lo scorso 25 aprile, la comunità locale celebrerà il suo Santo Patrono. Un appuntamento per i devoti che si perpetua da ben 340 anni, ovvero da quando domenica 6 maggio del 1668 San Geniale Martire venne acclamato Protettore da tutto il popolo Aiellese. In quel giorno, come leggiamo da Scipione Solimena, “qui giunse per la bisogna, mandatovi da Monsignor Luigi De Morales Agostiniano Spagnolo, e già Vescovo di Ariano, il Vicario Generale di Tropea D. Orazio D'Amato di Amantea. Costui, tra la devota esultanza dei cittadini e la massima solennità religiosa, verificò i soggelli dell'urna, ove eran chiuse le Reliquie; e trovatili intatti, espose queste alla venerazione dei fedeli. Una sola fu allora la voce, che usci dalla bocca dell’intero popolo di Aiello - «Ecco il nostro Protettore». Da quel giorno – ci tramanda ancora Solimena - la fiducia degli Aiellesi verso il Santo miracoloso giammai è venuta meno; perché il Martire conquistò e vinse il cuore dei padri nostri, come conquista o vince sempre più il nostro cuore, e conquisterà e vincerà quello dei nostri nipoti”.
Come è ben noto, le reliquie del Santo, martirizzato durante le persecuzioni romane, giunsero ad Aiello per l’interessamento del Cardinale Alderano Cybo, fratello di Alberico II Principe di Massa e Duca di Ajello. Da allora si diffuse sempre più capillarmente la devozione verso San Geniale e la fama dei celesti prodigi operati per sua intercessione ebbe risonanza anche oltre i confini del Ducato.
Il programma religioso, per la giornata del 4 maggio, prevede le celebrazioni di due messe il mattino nella chiesa di Santa Maria Maggiore, e a seguire la Processione della Statua di San Geniale lungo le vie del paese. Non abbiamo notizie, invece, del programma civile. Come palloni aerostatici, torneo du casu ecc.
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