usura e traffico di droga: Coinvolto consigliere regionale e assessore comunale
'Ndrangheta, 29 fermi a Cosenza
Anche due marescialli tra gli indagati
Nell'operazione sequestrato anche il Porto di Amantea. Tra le persone finite in manette il boss Franco Muto
COSENZA - Maxi operazione della Guardia di Finanza in provincia di Cosenza: le Fiamme Gialle hanno eseguito 29 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro nei confronti di altrettanti esponenti della cosca Gentile-Besaldo di Amantea. Le persone fermate sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a una serie di reati che vanno dall'estorsione all'usura e al traffico di droga. La cosca avrebbe avuto influenze anche sull'attività amministrativa del comune di Amantea. Nell'ambito dell'operazione, sono stati eseguiti alcuni sequestri di immobili e notificate una serie di informazioni di garanzia.
COINVOLTI DUE SOTTUFFICIALI - Tra i destinatari delle venti informazioni di garanzia emesse dalla Dda di Catanzaro ci sono anche due marescialli della Guardia di Finanza e dei carabinieri. Secondo l'ipotesi accusatoria avrebbero rivelato a esponenti della cosca Gentile che la Dda di Catanzaro stava svolgendo indagini sul conto del gruppo criminale. Tra le 29 persone fermate invece figura il boss della 'ndrangheta Franco Muto, capo dell'omonima cosca. Muto sarebbe coinvolto nell'operazione per gli interessi del suo gruppo criminale nella gestione del traffico di rifiuti in tutto il territorio del Tirreno cosentino attraverso una società di cui aveva il controllo. Il gruppo facente capo a Muto avrebbe gestito anche un traffico illegale di rifiuti speciali.
PORTO SEQUESTRATO - Nel corso dell'operazione è stato sequestrato il porto di Amantea, località del Tirreno cosentino, controllato, secondo le Fiamme Gialle, dal presunto boss Tommaso Gentile: l'uomo avrebbe controllato tramite alcuni prestanome, il porto traendone grossi benefici sul piano economico. La Tra i fermati figura inoltre un assessore del comune di Amantea, Tommaso Signorelli: l'uomo è accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso. Secondo l'accusa sarebbe stato legato alla costa capeggiata proprio da Tommaso Gentile, accusata di avere avuto il controllo delle attività del comune di Amantea e del porto della cittadina tirrenica cosentina.
COINVOLTO UN CONSIGLIERE REGIONALE - Infine la Dda di Catanzaro, nell'operazione denominata Netechia (l'antico nome di Amantea), ha emesso un'informazione di garanzia nei confronti del consigliere regionale della Calabria, Franco La Rupa, dell'Udeur, nei confronti del quale viene ipotizzata il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. La Rupa è accusato di essere stato vicino alla cosca Gentile della 'Ndrangheta che avrebbe avuto il controllo delle attività illecite ad Amantea. I reati ipotizzati nei confronti di La Rupa fanno riferimento, in particolare, al periodo in cui il consigliere regionale è stato sindaco di Amantea e, in tale veste, avrebbe favorito le attività della cosca Gentile.
20 dicembre 2007