Come ogni inizio d’anno, le previsioni astrologiche la fanno da padrone. Ogni sorta di veggente ci dice come saranno i nostri prossimi 365 giorni circa gli affari, il lavoro, gli affetti e quant’altro. Chi più, chi meno, ci facciamo prendere dalla curiosità di sapere il nostro futuro. Per la serie, non è vero, ma ci credo. Ma non tutti vedono di buon occhio maghi, veggenti, cartomanti e astrologi. Il UAI, per esempio, che sta per Unione Astrofili Italiani, propone un “bollino” per non rischiare di credere alle previsioni astrologiche e lancia la campagna “Astrologia? No, Grazie!”.
«L’auspicio – dice il Uai - è che queste festività natalizie portino in dono a tutti gli italiani anche una maggiore capacità di giudizio sull’attendibilità delle previsioni astrologiche degli oroscopi, affinché non ci siano più persone che dilapidino patrimoni per comprare a caro prezzo le chiacchiere di sedicenti lettori del futuro».
Accanto a tale desiderio, gli astrofili italiani propongono - ma non è la prima volta che lo fanno - che ogni oroscopo sia accompagnato da un messaggio che ne chiarisca la natura di puro intrattenimento. Una indicazione, questa, che è peraltro contenuta in una loro proposta di legge sul “bollino per gli oroscopi”, già presentata in Parlamento nel maggio 2006, all’inizio della corrente Legislatura (proposta n. 483).
«L’obiettivo – spiegano in una nota - è avvertire i fruitori di oroscopi, attraverso un apposito messaggio, che quelle parole non hanno probabilmente nulla a che vedere con il loro futuro, che non c’è alcun obbligo né necessità di seguire quelle indicazioni, che ci si può tranquillamente e senza paura riderci sopra, anziché avvicinarvisi con timore reverenziale».
Gli abusi della credulità popolare, come insegnano i diversi casi seguiti in tivvù negli ultimi tempi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Anche se c’è stato un giro di vite sul fenomeno da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che con un provvedimento del luglio scorso ha vietato le vendite televisive.
Bruno Pino
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