AIELLO CALABRO – La terza seduta dall’inizio dell’anno del Consiglio comunale, convocato per le 19 di giovedì scorso, inizia con buona mezz’ora di ritardo. Dopo il termine della partita Inter-Roma di Coppa Italia. E come oramai di consueto, senza quasi nessuno ad assistere ai lavori.
All’ordine del giorno vi sono solo un paio di argomenti, che saranno discussi molto velocemente. Il primo riguarda l’adesione all’Associazione Intercomunale Sud Tirreno Cosentino, nata dal disciolto Consorzio del Btc. Il voto per il nuovo organismo che si fonda sullo spirito della legge regionale n° 15 del 24 novembre 2006 sul riordino territoriale, è unanime. Come ha spiegato il sindaco Perri, la via da seguire, per una gestione efficace, efficiente ed economica dei servizi, bisogna unirsi con altri comuni, come già peraltro avviene per strumenti come Pit, Apq, Piano strutturale ecc. Una politica condivisa anche dall’opposizione, la quale però ha sollevato la contraddizione della duplice anima di Aiello, che per alcuni servizi ricade nelle competenze del Tirreno, mentre per altri è parte integrante della Comunità Montana del Savuto.
Il secondo punto – sul quale si è registrata l’astensione di AdP - è stato invece un passaggio puramente formale e si riferiva all’inserimento nel programma triennale delle opere pubbliche già approvato nei mesi scorsi, dei lavori di messa in sicurezza del muro di cinta del cimitero, che come si ricorderà era franato nel mese di dicembre, provocando il crollo di alcune tombe. Ora, in virtù di un mutuo di circa 260 mila euro, il comune ripristinerà lo stato dei luoghi. A tale proposito, la discussione ha toccato anche l’opportunità, dal momento che i loculi a disposizione del comune stanno esaurendosi, di ampliare il Cimitero. Al momento questa però è una questione non risolvibile, poiché i terreni adiacenti non presenterebbero le condizioni geologiche prescritte.
Infine, a margine della seduta, i consiglieri hanno preso atto di una proposta della Commissione consiliare per l’intitolazione del Campo sportivo di Macchia. In pratica, si è deciso, per l’individuazione dei nominativi da valutare, di coinvolgere tutta la cittadinanza che dovrà esprimere la propria idea in una sorta di referendum popolare, con tanto di commissione e seggi elettorali.
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