Crollo al cimitero

AIELLO CALABRO – Sette costruzioni di quattro piani ognuna, per complessivi 28 loculi più sette ossari, di cui solo sette occupati da altrettante bare. È questo il triste bilancio del crollo avvenuto ieri mattina intorno alle dieci - e fortunatamente in una fascia oraria in cui non c’erano visitatori - nel cimitero della cittadina tirrenica.

Sul posto, dopo che il forte fracasso aveva richiamato l’attenzione di alcuni passanti, si sono immediatamente recati il sindaco Gaspare Perri, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale Massimo Cuglietta e l’agente della Polizia municipale Aldo Pucci, l’Ufficiale sanitario Camillo Ianni Lucio, il Maresciallo De Luca ed il Brigadiere Mendicino della locale Caserma dell’Arma. Questi ultimi, su delega del Magistrato di turno Berni Canani della Procura di Paola che segue il caso, hanno provveduto a fare i rilievi necessari e disposto la chiusura momentanea della zona interessata. Nel primo pomeriggio, invece, hanno eseguito un sopralluogo i Vigili del Fuoco del distaccamento di Paola. E stamattina stessa, il primo cittadino, con propria ordinanza seguendo le indicazioni dei VV.FF., affiderà l’incarico di polizia mortuaria per la disinfezione dell’area e di quanto necessario per la salute pubblica; per il recupero – sotto la supervisione dell’ufficiale sanitario - delle salme da sotto le macerie, la loro idonea sistemazione in cassoni zincati e il temporaneo deposito delle casse nella camera mortuaria cimiteriale. Al momento, secondo quanto abbiamo appreso nella giornata di ieri, le cause che hanno determinato l’improvviso crollo sarebbero da imputare alle forti piogge della notte e del giorno precedente che hanno minato e scavato il terreno su cui poggiavano le tombe. Contestualmente alle indagini di rito per accertare eventuali responsabilità penali da parte della Procura paolana, il sindaco Gaspare Perri ha pure provveduto ad informare i congiunti e proprietari dei loculi interessati al crollo.

Le tombe, da quanto è dato sapere, erano state costruite nei primi anni ’90. E sarebbero almeno altre quattro – poste sulla stessa porzione di terreno e addossate allo stesso muro di recinzione del Camposanto - le tombe attualmente in pericolo di crollo.

Per tutto il pomeriggio di ieri, il cimitero – che è rimasto chiuso al pubblico per come disposto dalle autorità competenti - è stato meta, com’era naturale attendersi, di tantissime persone. Il sentimento comune a tutta la Comunità – di fronte a questa singolare e raccapricciante vicenda che ha visto disturbato l’eterno risposo di chi era tumulato nelle tombe crollate - è quello di una profonda pietà.