"Con la presente petizione - è scritto nella pagina dedicata al gruppo ospitato sul social network FB -, i seguenti cittadini firmatari, sulla base dell’ampia diffusione sui media di notizie relative agli esiti di indagini giudiziarie, tese a verificare l’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi nel bacino idrografico del fiume Oliva ricadente nei comuni di AMANTEA, AIELLO CALABRO, SERRA D’AIELLO, SAN PIETRO IN AMANTEA, tutti in provincia di Cosenza, chiedono a tutte le Autorità Competenti i dati e le informazioni ufficiali necessarie a chiarire l’effettiva presenza di aree contaminate nei nostri territori comunali, e contestualmente fanno istanza affinché siano effettuati i necessari interventi di bonifica sui territori così individuati".
Già raccolte, nella sola serata del 3 settembre a Campora S. Giovanni in occasione della festa dedicata a San Francesco, quasi 900 firme.
Presto, dicono gli organizzatori, si potrà votare anche online.
* Il comitato civico "Natale De Grazia - per la verità sulla motonave Rosso" nasce il 2 agosto 2004 negli ambienti del Wwf di Amantea (CS) ma presto coinvolge centinaia di cittadini preoccupati dalle notizie apparse sui media nazionali sul caso giudiziario “motonave Rosso”. Una nave, meglio conosciuta come Jolly Rosso, che il 14 dicembre 1990 si spiaggiò sulle coste di Amantea.
Le indagini di varie procure fecero emergere il sospetto che si trattasse di una delle tanti “navi a perdere”, ovvero che la Rosso dovesse essere affondata con un carico di rifiuti pericolosi. Il fallito affondamento fece nascere il problema dello smaltimento del carico che si sospetta sia stato illegalmente interrato in un luogo preciso del bacino idrografico del torrente Oliva.
L’attività del comitato fu rivolta a sollecitare le istituzioni a far emergere nel più breve tempo possibile la verità su una vicenda che potesse ledere la salute pubblica di un’intera comunità ed eventualmente procedere alla bonifica dei territori contaminati.
Si cercavano testimonianze ed elementi utili alle indagini per sostenere l’azione della procura della repubblica di Paola che nel silenzio istituzionale e tra innumerevoli avversità, conduceva un’indagine solitaria sul traffico internazionale di rifiuti tossici e radioattivi.
La vicenda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e quella di Natale De Grazia avevano dimostrato come fosse pericoloso restare “soli” ad occuparsi del traffico illegale di rifiuti.
Ma la “Verità”, nonostante sia coperta solo da un pugno di polvere, fa fatica ad emergere.
presso Ceam WWF Belmonte Calabro via Veri snc