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Castellaria ad Aiello con il Persiano Lello ArenaCastellaria ad Aiello Calabro (Cs), con il “Persiano” Lello ARENA Appuntamento il 29 agosto alle 21.30 AIELLO CALABRO – Castellaria, la rassegna di spettacoli e cultura nei castelli di Calabria, ritorna a far tappa nell’antica cittadina per il secondo anno consecutivo. Già la scorsa estate, l’iniziativa sponsorizzata dalla Presidenza della Giunta regionale e dell’Assessorato al Turismo della Regione Calabria, di cui è direttore artistico Antonio Panzarella, aveva riscosso un meritato successo con “Amarafemmena” interpretato da Mariangela D’Abbraccio. Questa volta, invece, la seducente Piazza Plebiscito accoglierà – nell’ambito delle manifestazioni estive organizzate dal Comune - con inizio alle 21.30 di oggi, la commedia “Il Persiano” di Plauto, interpretato da Lello Arena e diretto da Giovanni Anfuso. L’occasione di gustare una tra le più belle commedie plautine, oltre che di ammirare la bravura dell’attore napoletano, che lo ricordiamo come magnifico partner dell’indimenticato Massimo Troisi – e, nel contempo, avere l’opportunità di visitare l’antico borgo aiellese -, sono certamente da non perdere. Ai visitatori che si trovassero a passare da qui, infatti, appaiono subito particolarmente suggestivi lo sperone roccioso e i resti del castello che domina il borgo principale, la verdeggiante natura circostante e l’impianto urbanistico e architettonico dell’abitato. Un giro per le viuzze che attraversano il centro svelano le attrattive di Aiello: il palazzo Cybo-Malaspina (XVI secolo) che abbellisce la piazza in cui si svolgerà la commedia, gli altri palazzi signorili del sei-settecento, le chiese, la nobile e rinascimentale Cappella Cybo presso l’ex Convento degli Osservanti; ma soprattutto il Castello che è il vero protagonista della rassegna culturale ideata dalla regione. Il vecchio maniero, di cui restano imponenti tracce, era considerato “…una delle prime fortezze del regno”, come ebbe a definirlo Leandro Alberti, agli inizi del XVI secolo. Posto sul promontorio Tilesio, dovrebbe risalire, nella struttura attuale, al tempo di Francisco Siscar, viceré di Calabria sotto gli Aragonesi, pur inglobando strutture precedenti risalenti ai Normanni e forse al Castron bizantino. Il castello, da cui si poteva controllare una bretella della Via consolare romana Annia che sboccava al mare, fu di fondamentale importanza militare. Composto da cinque porte ferrate e ponte levatoio, torri (il Mastio a base quadrata, la torre dell’Orologio e diverse torri d’avvistamento), cappelle, cisterne per i bisogni della cittadella, cinta muraria e cunicoli per le fughe, è andato in rovina a seguito dei terremoti del 1638, del 1783 e del 1905, oltre che per l’incuria dell’uomo. LO SPETTACOLO. «Ambientato durante le Eleuterie, feste straordinarie in onore di Giove Liberatore e occasione irripetibile di sospensione delle regole e della repressività sociale, Il Persiano occupa un posto eccezionale tra le commedie plautine: in essa sono abbandonati ''per un giorno'' le gerarchie sociali e ogni principio d'autorità. Protagonista è un giovane schiavo, Tossilo, che, innamorato di una donna di condizione servile, cerca di procurarsi con una truffa ingegnosa il denaro per riscattarla». Personaggi ed interpreti, in ordine di apparizione: Giancarlo Ratti (Tossilo); Carlo Vitale (Sagaristione); Mimmo Chianese (Satirione); Simonetta Goezi (Sofoclidisca); Alessandra Raichi (Lemniselenide); Sante Paolacci (Pegnio); Flaminia Fegarotti (Virgo) e Lello Arena, nelle vesti di Dordalo. Bruno Pino29/08/2006 |
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