|
I NOSTRI SOLDI. RUBRICA A CURA DI EUGENIO MEDAGLIA
La rubrica di Eugenio Medaglia:
05/02/2015
Rubrica: I Nostri Soldi, di Eugenio Medaglia
LA STRADA PER USCIRE DALL' EURO. Per uscire dall'euro non c'è bisogno di nessun referendum, basta che i cittadini prelevano la moneta e la portano altrove. Il caso greco.
Ci sono periodi nella storia in cui le cose che normalmente avvengono in un lungo arco di tempo, all'improvviso maturano o scoppiano in pochi mesi se non in qualche giorno. È il caso della Grecia. Nel giro di poche ore, in una nottata, la banca Centrale Europea, ossia Draghi, ha deciso che le banche greche non potranno più utilizzare i titoli del debito pubblico del proprio stato come garanzia a fronte della liquidità che Francoforte deve elargire per permettere allo stato greco di pagare stipendi, pensioni, ospedali, scuole e quanto altro.
25/10/2014
Rubrica: I nostri soldi. Di E. Medaglia.
LA CINA E' VICINA. I rapporti commerciali tra Cina Italia ed Europa possono portare il paese del Sol Levante verso la realizzazione dei diritti umani e la conquista della democrazia?
Negli anni 70 nelle piazze italiane ed europee si gridava “La Cina è vicina”. Grandi serigrafie di Mao Tse Tung venivano inalberate imponenti da agitatori che urlavano forsennati. Erano gli anni della contestazione e nulla ieri faceva presagire come il mondo sarebbe diventato oggi. In realtà allora ad essere vicina era l’America di Nixon. Il commercio italiano dell’import in gran parte proveniva dagli USA mentre la Cina allora era veramente lontana. Chi avrebbe detto che gli eredi di Mao ed i figli dei contestatori di allora avrebbero reso attuali gli slogan urlati nelle piazze italiane? A ricordarci questa vicinanza è venuto dal levante il premier del Consiglio di Stato della repubblica Popolare Cinese, Li Keqiang, ricevuto con grandi onori dal nostro Presidente del Consiglio.
01/07/2014
LE DUE ANIME DELLA GERMANIA (E DELL’EUROPA) - Che a decidere della politica economica tedesca ed europea siano due linee che si sopravanzano con alterne vicende è cosa ormai chiara a tutti. Da un lato la linea rigorista che teme l’inflazione, punta sul rispetto dei parametri stabiliti o prestabiliti in sede centrale ed è improntata ad uno sfrenato liberismo. Questa linea rinfocola gli euroscettici e fa dire che c’è solo l’Europa delle banche e dei grandi capitali. Dall’altro lato troviamo una linea più incline ad allargare i cordoni della spesa pubblica per favorire la crescita, diminuire la disoccupazione ma anche rimandare a sine die il rientro dal debito pubblico. È fatica oziosa stabilire chi abbia ragione. Le due anime convivono all’interno delle scelte di politica economica e nei vari provvedimenti che vengono alla luce vediamo il prevalere ora dell’una ed ora dell’altra.
04/05/2014
nella Rubrica di Eugenio Medaglia.
Il denaro, storicamente determinato, è la cosa più democratica al mondo. Esso vale nella misura in cui viene accettato come mezzo di scambio e mezzo di pagamento. Praticamente è la popolazione che decide se una moneta vale ed in che misura. L’autorità statale può decidere l’uso di una moneta al posto di un’altra ( si chiama corso forzoso ), ma non può decidere il valore di questa. Se la moneta è gradita dal basso ed accettata allora vale, altrimenti è carta straccia. Per esempio in Iran lo stato impone la moneta nazionale, come in tutti gli stati.
25/02/2014
la Rubrica di Eugenio Medaglia
È di pochi giorni fa la notizia che negli USA sono nati i primi bancomat che erogano BITCOIN. Il cliente versa moneta sonante e ne riceve moneta virtuale. In verità che tutta la moneta fosse virtuale lo si capisce chiaramente considerando l'enorme sviluppo dei conti correnti telematici, degli acquisti in internet, dell'uso delle carte di credito e dell' e-commerce. Insomma la globalizzazione ci ha fatto finalmente capire che il denaro non ha un'anima. Prima il denaro veniva tesaurizzato, inscatolato, nascosto sotto il pavimento o dentro il materasso e tenere qualcosa di tangibile in mano dava la sensazione della ricchezza.
12/12/2013
di Eugenio Medaglia - Rubrica: I nostri soldi
Un antico mito greco ci racconta di quando il principe Damocle fu invitato dal tiranno Dionigi a prendere il suo ruolo di capo ed a sedere sul suo trono. Erano tutti a banchetto e stavano godendo a mangiare, a bere ed a fare altro, così come sapevano ben fare gli antichi greci, artisti nel saper vivere.
23/09/2013
di Eugenio Medaglia - Rubrica: I nostri soldi
LA SOVRANITA’ APPARTIENE ALLA FINANZA - I temi che da noi occupano le prime pagine dei giornali e i primi spazi dei rotocalchi televisivi, fuori dai nostri confini vengono considerati gossip con cui svagarsi nell’attesa dal dentista o dal parrucchiere. Ormai siamo così fuori dalle vere problematiche che agitano il nostro presente che appena mi capita di parlarne vengo guardato come uno stralunato. Mi è capitato, pochi giorni fa, di essere a cena con amici tutti di una certa levatura mentale, tutta gente che legge i giornali, ha sempre un libro in mano ed ama conoscere ciò che ci circonda.
|
|