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Politica - Ad Aiello si riaprono le polemiche“Alleanza di Progresso” denuncia le irregolarità su una serie di atti approvati dalla Maggioranza.
Aiello Calabro - Febbraio 2005. Sullo scenario politico di Aiello Calabro nuove polemiche s’infuocano in seguito alla decisione del Gruppo Consiliare di “Alleanza di Progresso” di inviare al Ministro degli Interni, al Prefetto di Cosenza, al Procuratore generale della Corte dei Conti e all’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici un Esposto-denuncia per sottolineare le presunte difformità di una serie di atti amministrativi adottati dalla Maggioranza (odierna e precedente) senza seguire i canoni previsti dalla normativa vigente. Il primo tra i punti che hanno dato all’Esposto modo di esistere e di essere pubblicato al popolo riguarda l’ordinanza contigibile e urgente n. 29 del 18 maggio 2004, provvedimento attraverso cui l’Amministrazione comunale del periodo ha affidato a una ditta di fiducia i lavori, per la sistemazione immediata delle strade comunali nelle località Cutura, Cannavali e Persico, senza gare d’appalto per lo stato di necessità ed urgenza declarato. Quel che la minoranza tiene ad evidenziare è l’irregolarità nella formalizzazione di tale atto mancando la specifica dell’intervento tecnico, non spiegando i motivi dell’eccezionalità della situazione, non fissando il termine di efficacia di tale provvedimento e non indicando i tratti non percorribili delle strade, valutate, pericolose. Il secondo punto versa il quale la Minoranza invita a riflettere ed indagare riguarda l’adozione del Piano Regolatore Generale, approvata dalla precedente Amministrazione a soli 5 giorni dalle elezioni comunali. Si pone un dubbio di leggittimità in quanto è un atto che viene fuori nel periodo di fine Mandato della Maggioranza e in tale periodo l’esecutivo dovrebbe limitarsi a svolgere Ordinaria Amministrazione e non un atto che in genere ha bisogno di un’ampia convergenza del consesso civico. E’ doveroso sottolineare che nel periodo di fine Mandato la Maggioranza non è più Rappresentativa del popolo e a maggior ragione “invalida” un atto la cui importanza riguarda l’intera collettività. A tutto ciò si aggiunge l’irregolarità della delibera, approvata dalla Giunta e non dal Consiglio. Un’altra polemica aperta riguarda le variazioni di Bilancio, di competenza del Consiglio che, in caso di necessità, possono essere varate d’urgenza anche dalla Giunta con successiva ratifica del Consiglio entro 60 giorni, cosa che è stata disattesa almeno entro quel limite di tempo tanto da inficiare l’intero atto sino a ritenerlo nullo. Proseguendo nell’Esposto, la Minoranza tiene a far presente che al momento dell’insediamento della Giunta Comunale si è configurata una difformità per eccesso nella nomina degli Assessori. La Normativa Vigente prevede che i Comuni sotto i tremila abitanti, come Aiello Calabro, non possano avere più di quattro Assessori, cosa non avvenuta in quanto le nomine erano state cinque. Soltanto quando l’Opposizione l’ha posto come irregolarità si è provveduto a far dimettere un assessore senza reintegrarlo. Non sono comunque stati causati danni economici al comune poichè con una delibera era stata bloccata l’indennità per tutti gli Asserori durante tutto il periodo dell’irregolarità. “Per tutti questi motivi e per evitare che ne insorgano altri - ha sottolineato il porta voce di Alleanza di Progresso - è stato richiesto alle Autorità di Competenza a cui sono state fatte pervenire tali denuncie, di effettuare le necessarie indagini con lo scopo di verificare se quanto detto ha comportato, nella gestione Amministrativa, l’assunzione di scelte non conformi alla normativa vigente, o la sussistenza di danni erariali per il Comune prodotto in base a quanto disposto con le suddette delibere”. Con queste parole l’Opposizione di Aiello Calabro ha evidenziato, e sottoposto ad indagine, i problemi riscontrati nell’Ordinario cammino di legge nell’ambito di un’Amministrazione Comunale, non per ricercare eventuali conflitti e ricadute penali ma per ridare fiducia ai cittadini, con la grande convinzione che la politica non è una guerra ma un confronto di idee e comportamenti che vanno ad ampliare il grande intreccio delle relazioni sociali. Rosanna Lepore05/03/2005 |
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