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![]() Santa Lucia, tra globalizzazione, storia, leggendeSanta Lucia, tra globalizzazione, storia, leggende e tradizioni
Come ricorda la tradizione, la fiera si svolgeva in Piazza del Popolo, meglio conosciuta come “a Praca” (dal greco roccia), che era piena all’inverosimile di “ferari”. La parte più eminentemente religiosa invece si svolgeva in San Giuliano. La storia della santa martireSi racconta che sotto Diocleziano, nel 304, Lucia, appartenente ad una famiglia aristocratica siracusana, subisce il martirio per ordine del governatore Pascasio. Altre fonti ricordano il rifiuto della giovine di sposare un tribuno romano, il quale la punì facendole cavare i bellissimi occhi, o secondo altre, fu proprio lei a cavarseli e mandarglieli, riponendoli in un piattino, dato che il tribuno ne era rimasto affascinato. Una curiosità meteorologicaAl culto della santa si innestano anche credenze popolari. Quella che trae origine dal sapere contadino – comune ad Aiello come in tutti i paesi calabresi -, vuole che a partire dal 13 dicembre, per prevedere il tempo meteorologico dei vari mesi dell’anno seguente, si cominciasse a contare i giorni che mancavano per Natale. Per cui il 13 era gennaio, il 14 febbraio e così via fino al 24 riferito a dicembre. Si era convinti che le stesse condizioni di tempo registrate nei "giorni contati" si sarebbero ripetute nei mesi corrispondenti. Bruno Pino21/12/2005 |
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