FRANE, NON E’ SOLO COLPA DELLA PIOGGIA.
BRUNI: “STIAMO PAGANDO IL PREZZO DI SCELTE POLITICHE SBAGLIATE SULLA SICUREZZA DEL TERRITORIO”
Scritto da s. s. - Calabria Ora 06/02/2009
AMANTEA - «Il mancato intervento di manutenzione del territorio, di definizione dei piani per la messa in sicurezza delle aree a rischio, la mancata tutela ambientale e idrogeologica sono la causa portante delle frane che stanno interessando l’intera provincia». La denuncia è di Andrea Bruni, commissario giovani Udc di Aiello Calabro. «Sono bastate precipitazioni superiori alla norma - ha proseguito Bruni - perché un fiumiciattolo come il “Maiuzzo” abbia causato problemi seri per la popolazione aiellese e non solo, interrompendo un’arteria di collegamento molto importante come la strada “Valle Fondo Olivo”».
In questo caso, ad esempio, «non credo si possa parlare di dissesto idrogeologico. Sarebbe bastato un intervento per la messa in sicurezza dell’area, mediante la costruzione di argini adeguati e strutture idonee ed opportune operazioni di pulizia del letto del corso d’acqua». Come è il caso anche «della frana in località “Calvario”, sotto la quale era stato costruito un parcheggio, malgrado, come è stato documentato dalla stampa locale qualche giorno fa, l’opposizione avesse avvertito gli amministratori del pericolo di un possibile cedimento roccioso. La verità purtroppo è che spesso quando si costruisce un’opera non si calcola il rischio del dissesto idrogeologico e si adottano soluzioni che evidentemente rispondono poco alle esigenze del territorio». Triste è anche la situazione che «riguarda le strade provinciali che collegano Aiello rispettivamente con Cleto e Serra Aiello, chiuse al traffico da settimane ormai a causa di frane; così com’è il caso anche della strada Terrati - Lago».
È anche in questa occasione «l’emergenza è stata fronteggiata alla meno peggio. Persino la segnaletica lascia a desiderare, procurando pericoli per l’incolumità degli automobilisti. Infatti cumuli di terra spesso occupano intere corsie, segnalate a poca distanza dall’ostacolo e con segnaletica non adeguata al bisogno. È fuor di dubbio - ha concluso - che stiamo pagando le conseguenze di scelte politiche sbagliate effettuate dagli amministratori attuali e passati, che non hanno saputo razionalizzare un piano per la pianificazione e la messa in sicurezza delle aree a rischio».
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