AIELLO CALABRO - Nessuna manovra si è resa necessaria, per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, poiché il bilancio dell'Ente è sano. Lo ha ribadito il sindaco Iacucci nel corso dell'ultima Assise civica, che ha approvato, a maggioranza, l'atto deliberativo entro il termine previsto per legge, contestualmente alla ratifica di due delibere di giunta di variazione al bilancio, riguardanti somme in entrata. Tra le voci principali, gli 800 mila euro da fondi regionali per il Centro storico, e i 300 mila euro sempre dalla regione per la copertura di un mutuo acceso con la Cassa DD.PP. destinati alla realizzazione dell'antica strada pubblica "Campanaro" che collega Aiello con il Rione Milanese.
Oltre alle incombenze di natura contabile, i consiglieri erano chiamati a discutere anche altri punti all'ordine del giorno.
La seduta era iniziata con una istanza di rinvio da parte dell'opposizione - presenti Bossio e Lepore - motivata da un ritardo nella notifica delle convocazioni ai consiglieri Bruni (capogruppo di AdP) e Naccarato e dall'impossibilità di visionare prima del Consiglio la documentazione allegata agli atti. Una richiesta solo in parte accolta da Iacucci che ha fatto slittare alla prossima riunione la discussione sulle comunicazioni relative ad alcune polemiche (questioni Balzerani, accesso agli atti da parte della minoranza, radioattività nella Vallata dell'Olivo ed altre), oggetto di scontro tra maggioranza ed opposizione; e la nomina della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari. Non materia di rinvio, invece, i provvedimenti contabili di cui si è accennato, ed il punto "Valorizzazione bene immobile ex-ospedaletto. Manifestazione di interesse per la realizzazione di una struttura socio-sanitaria", approvato a maggioranza.
L'edificio che, secondo le intenzioni del governo locale, dovrebbe divenire, finanziato con fondi Por, sede di una struttura socio-sanitaria, è il vecchio Poliambulatorio "Umberto Caruso", risalente alla fine degli anni '60, e mai pienamente utilizzato. Dal 1998, l'immobile era passato ai sensi di una delibera regionale dalle disponibilità del comune a quelle della stessa Regione. E nel 2004, era stato chiuso al pubblico dall'Azienda sanitaria locale, per ragioni di pericolosità e di agibilità. A seguito della chiusura, l'amministrazione comunale si era decisa a scrivere ai responsabili della sanità calabrese, per chiedere gli interventi necessari a che ridivenisse fruibile; e contestualmente, per reclamare la restituzione delle spese sostenute (più di un miliardo del vecchio conio) per contrarre il mutuo con la Cassa DD.PP., e degli interessi di ammortamento, relative ad un intervento di ristrutturazione della metà degli anni ‘90. Ora, invece, con decreto del direttore generale dell'Asp cosentina datato 31 marzo 2009, l'ex ospedaletto ripassa al comune che ha scelto di destinare a struttura sanitaria, in luogo della ex scuola elementare di via Nuova individuata in precedenza. Un progetto, questo, ha detto nella sostanza il sindaco, per dare risposta ai bisogni reali di assistenza e di servizi per i cittadini, ed anche a favore della fame di lavoro e di occupazione che c'è nel territorio.
Ferma restando la bontà del progetto, c'è chi pensa però che probabilmente sarebbe stato più opportuno - considerata la storia sismica della cittadina calabrese, ed il fatto che le strutture sanitarie dovrebbero più di altre essere sicure - valutare meglio se riadattare l'immobile costruito a ridosso degli anni '70, oppure demolirlo e realizzarne un altro ex novo.
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