AIELLO CALABRO – La vicenda del crollo di un muro di cinta del locale cimitero, avvenuto nel dicembre 2006, che provocò il cedimento di alcune tombe adiacenti, è oggetto di una ulteriore interrogazione a risposta scritta del gruppo consiliare “Alleanza di Progresso per Aiello”.
Quel 5 dicembre, crollarono sette costruzioni di quattro piani ognuna, per complessivi 28 loculi e sette ossari. Le salme, poi, furono tumulate in loculi provvisori, in attesa di una migliore sistemazione.
“Per far fronte all’emergenza e restituire ai defunti l’eterna dimora, simbolo, nella nostra cultura, del ricordo dei propri compianti - ricordano nel documento i consiglieri Bruni, Bossio e Naccarato -, l’Ente comunale contrasse un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. I lavori prevedevano la messa in sicurezza del muro di cinta e la ricostruzione dei loculi crollati”.
Ora, dopo 5 anni dall’episodio che non mancò di suscitare la pietà dell’intera comunità, e dopo altre richieste di chiarimenti, ci sono ancora punti di domanda che attendono risposte. E al sindaco Iacucci, AdP chiede: “se a distanza di cinque anni i loculi sono stati consegnati agli aventi diritto e in caso affermativo il motivo per cui non si è ancora provveduto al trasferimento delle salme; a cosa è dovuto tutto questo ritardo e se ci sono eventuali responsabilità; se è vero che le nuove costruzioni non sono conformi a quelle precedenti in quanto sprovviste di ossario e in caso affermativo se ne vuole conoscere il motivo; se è vero che i loculi posti ai primi livelli sono soggetti ad infiltrazioni di acqua ed umidità; se il comune - incalza ancora AdP - si farà carico anche della spesa delle lapidi o se verrà addebitata ai cittadini; per quando è prevista la consegna qual ora non sia già stata effettuata”.
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