Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Forum "Stefano Gioia" delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorioin risposta all'aggressione di Ulderico Pesce
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COMUNICATO STAMPA
Le vicende legate al progetto dell'ENEL sulla Centrale del Mercure si vanno sempre più connotando di inquietanti particolari ed episodi. Tale è l'aggressione, a Ulderico Pesce, riportata dalla stampa, in occasione della diretta televisiva di RAI3 Calabria "Buongiorno Regione".
Aggressione a base di sputi, minacce verbali e gravissime affermazioni, da parte di figuri "sensibili" alle tesi dell'ENEL. Al noto attore e autore lucano, di cui è ben conosciuto l'impegno sociale, si rimproveravano, evidentemente, le prese di posizione e le iniziative a tutela del territorio e delle popolazioni del Mercure. Ma affermazioni del tipo: "la mafia è con noi", introducono un elemento di fortissima preoccupazione non solo per l'incolumità personale di chi democraticamente e pacificamente si oppone al progetto dell'Enel, ma anche sull'agibilità democratica della vertenza e sul futuro stesso del territorio.
Che la delinquenza organizzata sia a sostegno delle ragioni di chi vuole la riapertura della Centrale, come in pratica è stato affermato, è fatto di sconvolgente gravità. Mai, fino ad ora, si era giunti a tanto, pur se atteggiamenti intimidatori e aggressivi, nei confronti di rappresentanti dei movimenti contrari alla riapertura della Centrale e delle Istituzioni, già si erano verificati, pur essi, a suo tempo, puntualmente denunciati alle Autorità competenti. Questa deriva non può essere ulteriormente accettata.
C'è la necessità di una risposta immediata, chiara e ferma delle Istituzioni democratiche, delle Forze politiche e sindacali, delle Forze dell'Ordine, per isolare e sconfiggere la violenza e l'intimidazione, da sempre strumenti, oggi verbali, domani chissà, per la malavita organizzata, vero cancro della nostra Regione. Enel, da parte sua, condanni immediatamente e senza infingimenti detti accadimenti da cui la presa di distanza non può che essere netta e, soprattutto, definitiva.
L'allarme che oggi lanciamo sia anche a futura memoria, perché nessuno, domani, possa dire "io non ne ero al corrente".
17 novembre 2010
Forum "Stefano Gioia" delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorio
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