Anche nella Capitale la protesta dura e decisa dei lavoratori del Papa Giovanni XXIII di Serra D'Aiello. Davanti all'assessorato alla Sanità regionale, inoltre, i dipendenti si sono incatenati
16/03/2009 - Una delegazione di lavoratori dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello (Cs), negli ultimi giorni al centro delle cronache per una serie di fatti sospetti, sparizioni e decessi, si è recata oggi a Roma per protestare.
Sono una decina i dipendenti che hanno mostrato striscioni e innalzato cori, davanti a Palazzo Chigi, in attesa di essere ricevuti da qualche rappresentante del Governo.
L'inento è di portare all'attenzione del governo nazionale la grave situazione in cui versa la struttura e le perplessità sul loro futuro occupazione, e dunque rendere note di persona le loro condizioni e fare delle specifiche richieste.
I lavoratori minacciano di iniziare uno sciopero ad oltranza della fame e della sete se non avranno ascolto.
Intanto restano aperte ben due inchieste sull’Istituto Papa Giovanni e nei giorni scorsi è stata emessa una ordinanza di sgombero.
Ma la protesta non si ferma nella capitale. Anche a Catanzaro, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità, i lavoratori dell’Istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello stanno facendo sentire la loro voce. Una delegazione di dipendenti da questa mattina, infatti, si è incatenata e chiede un incontro con i dirigenti.
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