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Papa Giovanni, Chiappetta all’attacco

Scritto da (g. s.) - Calabria Ora 04/03/2009

SERRA - Il capogruppo regionale “Popolari Europei verso il Pdl”, Gianpaolo Chiappetta, interviene con una nota molto dura sulla grave situazione dell’Ipg contestando la Regione Calabria: «Si chiudono alcuni pazzi in una casa, per dare ad intendere che quelli di fuori sono savi”, la rudezza di questa frase di Montesquieu è evidente ma, proporzionalmente, essa contiene una grande ed emblematica verità; le vicende di questi giorni intorno ai destini del Papa Giovanni ci indicano infatti come forse gli ospiti di quella struttura, che hanno evidenti e conosciuti problemi, non siano i soli ad essere lontani da comportamenti razionali, controllati e soprattutto aderenti alla realtà», spiega Chiappetta. Poi aggiunge: «E’ necessario andare oltre il perbenismo fatto di carità pelosa, oltre quelle parole politically correct che, ineccepibili nella forma, sono prive di contenuti e di autentica condivisione. Sulla struttura di Serra d’Aiello si è consumata una pagina vergognosa della recente storia calabrese, miserie umane si sono unite a furbizie delinquenziali, il coraggio di una iniziale scelta di carità si è, nelle battute finali, trasformato in un irrefrenabile desiderio di avida ricchezza».

L’ex assessore regionale prosegue: «Per fortuna l’iniziativa assunta dalla magistratura ha consentito di rendere evidente una situazione umanamente insostenibile e cristianamente intollerabile, ai giudici si è unita la volontà con la quale la Curia ha manifestato la propria determinazione nel voler individuare una soluzione sostenibile; chi è oggettivamente assente è la Regione Calabria alla quale, evidentemente poco importa della riqualificazione della struttura, degli ospiti in essa alloggiati, dei 600 lavoratori che vi prestano servizio, delle comunità interessate.

Non conoscendo nel dettaglio le soluzioni di cui si discute in questi giorni relativamente al Papa Giovanni l’unica cosa che è possibile e necessario fare riguarda l’assunzione di una responsabilità politica; aggiungo come utile e necessario il lavoro della commissione sanità che, significativamente, dovrebbe immediatamente recarsi a visitare la struttura e li tenere una pubblica ed aperta seduta.

La vicenda del Papa Giovanni è tale che da sola giustifica la volontà e l’intenzione, palesata in questi giorni, di procedere al commissariamento della sanità calabrese e l’incontro avuto dal presidente Loiero con il ministro Sacconi fornisce altri motivi». «Le considerazioni del presidente della giunta regionale - conclude il leader politico - sono stupefacenti, il debito pregresso pari a 1.700 milioni di euro viene salomonicamente diviso a metà ma, nelle osservazioni aggiuntive, si elencano ragioni per le quali la metà precedente è più grave di quella successiva; siamo di fronte ad un presidente bravo con le parole ma troppo spregiudicato con gli argomenti».

04/03/2009
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