L'Oms: "Nel mondo ne mancano 4 milioni"
L'allarme lanciato dall'Organizzazione mondiale della Sanità. Sono 57 le nazioni dove l'esigenza è pressante. Il personale medico serve soprattutto nei paesi più poveri. In Africa solo due medici ogni mille abitanti. Necessario un piano decennale di investimenti e formazione. IL DOCUMENTO: The World Health Report 2006 (.pdf)
di FEDERICO PACE
Il mondo ha bisogno di medici. Dall'Africa alle Filippine serve personale per vaccinare i bambini, prestare le cure di base e assistere le madri durante il parto e la gravidanza. Ma questi medici non ci sono. Ne mancano in tutto più di quattro milioni e trecentomila tra medici, infermieri, chirurghi, ostetriche, psichiatri e molti altri ancora. Tutti necessari. Soprattutto nelle nazioni meno ricche. La richiesta di “camici bianchi” in questi paesi arriva fino a 2 milioni e trecentomila. A lanciare l'allarme è il Rapporto annuale sulla salute ( The World Health Report 2006 ) che viene presentato oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione della Giornata della salute.
Di questi oltre quattro milioni, due milioni e quattrocentomila sono medici e infermieri mentre il restante milione e ottocentomila sono professionisti coinvolti nelle diverse attività di sostegno e assistenza.
Africa, continente ammalato. I paesi più "sofferenti" sono 57 ed è l'Africa l'area dove sono più urgenti gli interventi. Qui ci sono 36 nazioni dove è più acuta la penuria di personale medico. Le urgenze sono tante e di diverso tipo. Serve personale che si occupi di vaccinare i bambini, assistere le donne durante la gravidanza e il parto, somministrare i trattamenti contro l'aids, la malaria e la tubercolosi. Da sole le malattie infettive e le complicazioni durante la gravidanza e il parto tolgono la vita a oltre dieci milioni di persone. Nell'area sub-sahariana, dice il Rapporto, ci sono circa 750 mila medici e infermieri alle prese con 682 milioni di persone.
Talenti sottoutilizzati. Paradossalmente spesso questo fenomeno coesiste nelle aree più povere con la presenza di personale medico disoccupato per colpa della povertà, delle imperfezioni del marcato del lavoro, la mancanza di fondi e le interferenze di natura polica. Senza contare che è proprio in Africa che i governi spendono, in proporzione, di meno per pagare il personale medico.
Esodo di competenze. L'esigenza in queste terre si fa ancora più acuta che altrove anche perché da qui molti dottori, spesso i più bravi, se ne vanno verso migliori stipendi, migliori opportunità alla ricerca anche di un maggiore riconoscimento sociale. Oggi quasi un quarto dei medici formati in Africa (il 23%) lavora in una delle nazioni dell'Ocse. In paesi dove, secondo le stime dell'Oms, un medico arriva a guadagnare uno stipendio che può essere anche 15 volte più elevato di quello che avrebbe ricevuto nel suo paese d'origine.
Bisogno sanitario e medici per abitanti. Così in questi paesi, dove si trova un quarto del “bisogno sanitario” mondiale c'è solo il 3 per cento del personale medico e paramedico di tutto il mondo. Nell'Africa nera per ogni mille abitanti ci sono solo 2,3 medici mentre in Europa i valori sono dieci volte più elevati ( 18,9) e negli Usa e in Canada - dove il fabbisogno sanitario è il 10% di quello globale - si trova il 37% della forza lavoro. Nel Sud Est Asiatico invece il numero di medici per ogni mille abitanti è poco meno del doppio di quelli africani (4,3 addetti). Senza contare che, in Canada e negli Stati Uniti, ci sono circa quattro infermieri per ciascun dottore mentre in Cile Perù, Messico e El Salvador si scende a meno di uno per dottore.
Senza cura . Le persone che nel mondo non hanno modo di ricevere le minime cure sanitarie sono più di un miliardo e trecento milioni. D'altra parte sono quasi 60 milioni gli addetti del settore sanitario di cui poco meno di quaranta milioni sono medici e infermieri mentre i restanti sono coinvolti nelle attività di gestione e di management e in altre attività correlate. Purtroppo la gran parte di questi 60 milioni sono concentrati nei paesi più ricchi e nelle città mentre i paesi poveri soffrono dell'esodo di competenze.
Investimenti e fomazione. Per invertire la tendenza, dice l'Oms nel Rapporto, sono necessarie strategie che aumentino la produttività, le crescita professionale e la pianificazione delle risorse umane. Più scuole che formino il personale. Più strategie mirate sulle realtà nazionali per permettere un più ampio accesso alle cure sanitarie di base. Per formare e pagare gli stipendi dei quattro milioni di medici e infermieri necessari ciascuno dei 57 paesi, dicono dall'Oms, dovrà aumentare i budget sanitari di una cifra che vale circa dieci dollari pro-capite.
IL DOCUMENTO:
The World Health Report 2006 (.pdf)
giovedì 06 aprile 2006