Riceviamo e pubblichiamo:
AIELLO CALABRO – Com’è noto, ai sensi dell’art 53 del Dlgs. 165/01, le Amministrazioni Pubbliche sono state chiamate dal Ministro Brunetta a dichiarare gli incarichi affidati a Collaboratori e Consulenti esterni. Il tutto per garantire la massima trasparenza ed evitare che i vari enti affidino consulenze spesso non indispensabili e che molte volte pesano gravemente sul bilancio. Purtroppo però, non tutte le amministrazioni hanno provveduto ad inviare al Ministro la lista riportante le prestazioni affidate a collaboratori esterni. Per questo motivo il ministero ha provveduto a stilare un elenco dei comuni inadempienti, che non hanno provveduto a inviare i dati al ministero. In quest’elenco, reperibile al sito http://www.innovazionepa.gov.it/ ministro/incarichi/PDF_inadempienti/ COMUNI_INADEMPIENTI.pdf, compare anche il Comune di Aiello Calabro. Purtroppo il nostro Comune si piazza in una classifica che è tutt’altro che gratificante. Come ha dichiarato solo pochi giorni fa il Ministro Brunetta parlando a proposito delle prestazioni esterne: «Quelle non comunicate le pagheranno gli amministratori, che dovranno rimborsare le risorse spese, perché non potevano essere spese visto che non c’era trasparenza». (fonte: Provincia di Como quotidiano on line). Sembrerebbe quindi che come al solito, i cittadini dovranno farsi carico delle mancanze della nostra amministrazione, che si dimostra sempre meno efficiente. A questo punto le domande sorgono spontanee: se il comune di Aiello Calabro non ha nulla da nascondere e se come noi ci auguriamo, negli ultimi due anni, abbia utilizzato soltanto le collaborazioni esterne che erano strettamente necessarie per il corretto funzionamento della macchina comunale e che non potevano essere svolte dal personale interno, come mai l’elenco non è stato inviato al Ministro? Perché ad Aiello, a differenza di tanti altri comuni dove regna la trasparenza tutto deve restare sempre nell’ombra?
Movimento Giovanile
UDC di Aiello Calabro
11 commenti.
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sempre la solita storia, ma cosa si fa?
10 ottobre 2008 ancora si parla di padroni, il comunismo è finito da un pezzo, e la gente non ne può più delle solite favolette pseudocomuniste che vengono soltanto utilizzate per giustificare atteggiamenti poco chiari e corretti di chi detiene il potere e si erige a paladino del popolo,ma hanno bisogno di una politica reale, presente, che servi al cittadino, es immigrazione, banche, alitalia ecc. di tutto il resto la gente ne ha piene le scatole!
A emigrante 3
MI dispiace per te . Io la pausa pranza la faccio e mangio pure gratis, come da contratto.
Se tu non la fai si vede che sei un "padrone" e i padroni di solito non mangiano mai.
Auguri e buon lavoro
A EMIGRATO COSTRETTO
hAI RAGIONE FORZA BRUNETTA SE VAI AVANTI COSI'SEI UN GRANDE.Io lavoro dalle 6 am alle 18 pm sei giorni la settimana e non sempre faccio la pausa pranzo
a emigrante 3
Alla fine sei d'accordo con me. Per quieto vivere lasciamo perdere, però non va bene lo stesso. Questo è il mio pensiero.
Saluti
emigrante3
Qua ti sbagli di piu di una sola cosa- sono emigrante e come te lavoro 5 giorni dalle 7 am fino alle 16pm e senza sosta -e capisco quello che vuoi dire pero' si devono rispettare le persone dal loro punto di vista non dal tuo se no dove e' la differenza tra te e loro- e se la differenza e' positiva per te' non metterli a disaggio non capiranno e forse hanno provato e non ce l'hanno fatta come noi oppure non la pensano come noi -io mi sento alto perche' non la penso come loro non perche' ho provato e ce l'ho fatta - provacci e' tutto nel prendere le cose e le persone come sono e il bicchiere puo' essere mezzo vuoto o mezzo pieno - e' tutto un modo di pensare- buona giornata
emigrato costretto
Mi rivolgo a gli emigranti che fin'ora hanno scritto e maggiormente a emigrante 3. Io lavorando in una azienda timbro il cartellino alle otto e ritimbro alle 17.. dopo averlo timbrato pausa pranzo 12 -- 13. Tu allora sei d'accordo che , anche se non fanno niente vanno pagati. Bravo vorrei che tu fossi un imprenditore e i tuoi operai non lavorassero.
Fai arrivare il federalismo fiscale e poi te ne accorgerai. Intanto tu ti fai il mazzo al Nord ( ma ci credo poco che sei emigrato)mentre i signorini nullafacenti sono pagati ed in più ti prendolo per il....
Beato te che sei contento.
Adda veni baffone ma la contrario. Forza Brunetta
emigrante3
mi fate ridere - ve ne accorgete che vi state tirando pietre - ma grosse - quando visitiamo carchiamo di capire, rispettare, e amare le persone - se ci fanno male non andiamo a vedere queste persone se stanno o no e quanto al bar- l'Italia e' un paese libero e non ci servono emigranti come noi che ci mettono il corto passo-ciao
a per emigrante 2
Se tu sei capace a mettere il tuo nome , fallo e poi sarà cura mettere il mio. Solo che c'è una differenza : se metti il tuo , dato che stai ad Aiello e difendi i/il fannullone io che vivo fuori quando torno ad Aiello ad agosto per 15 giorni mi fate sicuramente il ....
Ribadisco: chi lavora va pagato e tenuto , chi invece non lo fa, ed ad Aiello ce ne sono tanti,
vanno licienzati.
Auguri
emigrante 2
Vivo in Liguria e durante l'estate si vedono lorsignori che stanno spaparanzati sulle sedie dentro il comune e ogni tanto si fanno la passeggiata a prendere il caffe da Michele.
Andranno a casa chi ? non quelli che realmente lavorano ma quelli che fanno finta di lavorare.
Brunetta sicuramente vi metterà a posto: chi lavora va pagato ma chi non lavora ( ma è stipiendato) deve restare a casa. Se poi a voi va bene cosi , beati voi ed auguri. I comuni faranno la fine del Papa Giovanni.
x Emigrante2
abbi il coraggio di firmarti dato che affermi che ci saranno pesone che andranno a casa!!!!!Professorone
emigrante 2
E' FACILE CAPIRE PERCHè IL COMUNE NON HA INVIATO L'ELENCO DELLE CONSULENZE AL MINISTERO: PERCHE TRA I DIPENDENTI DEL COMUNE SICURAMENTE(TRANNE QUALCHE CASO) NESSUNO è IN GRADO DI FARE DETERMINATE COSE ANZI, UNA SOLA COSA SANNO FARE: STARE SEMPRE FUORI DAL COMUNE, MA NON QUELLI CHE SONO IN SERVIZIO MA I NULLAFACENTI ANZI IL NULLAFACENTE CHE SI VANTA PURE DI ESSERE L'AUTISTA DEL VICESINDACO. Fra un paio di anni vedrete quanti dipendenti resteranno a casa o il comune dovrà dichiarare bancarotta.
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