Caso Jolly Rosso.
Navi dei veleni, in Calabria rifiuti radioattivi trovati in un torrente
Sarebbero decine e decine i morti nella zona del Tirreno cosentino provocati dalla presenza di rifiuti radioattivi provenienti dall'affondamento della motonave Rosso, avvenuto nel 1990 al largo di Amantea. Sulla vicenda sta svolgendo un'inchiesta la procura della Repubblica di Paola
Sarebbero decine e decine i morti nella zona del Tirreno cosentino provocati dalla presenza di rifiuti radioattivi provenienti dall'affondamento del mercantile Rosso, avvenuto nel 1990 al largo di Amantea (Cosenza). In realtà la motonave non riuscì ad affondare e il mare mosso in quella notte del 14 dicembre del '90 la spinse sulla spiaggia di Campora San Giovanni. Sulla vicenda sta svolgendo un'inchiesta la procura della Repubblica di Paola. L'indagine ha portato all'individuazione dell'area in cui sono stati depositati illecitamente i rifiuti radioattivi.
Il sito si trova nell'alveo di un torrente nel comune di Serra d'Aiello. Le persone che sono decedute erano affette da neoplasie che sarebbero state provocate, secondo quanto è emerso dagli accertamenti, dalla radioattività dei rifiuti. L'inchiesta della Procura viene svolta col supporto di rilevazioni scientifiche affidate ad esperti chimici ed altro personale specializzato che hanno presentato una serie di perizie ora al vaglio dei magistrati. Scopo dell'inchiesta è di accertare le responsabilità legate all'occultamento dei rifiuti e di procedere, al contempo, alla bonifica del territorio contaminato dal materiale radioattivo. Le risultanze sono state comunicate alle autorità sanitarie locali e regionali per i provvedimenti di competenza.
Fonte La Nuova Ecologia - Il Giornale di Legambiente
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