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Calabria Unita

Calabria Unita,
una nuova associazione calabrese in terra di Argentina

Italo Aloisio

L’ARGENTINA, con più di 400 mila presenze, come risulta dall’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero), è il paese extraeuropeo che ospita il maggior numero di cittadini italiani ed è anche quello in cui la popolazione di origine italiana viene stimata intorno al 50% del totale. Almeno così evidenzia il recente rapporto degli italiani nel mondo della Fondazione Migrantes. I calabresi, con quasi 60 mila residenti regolarmente iscritti Aire, e con oltre mezzo milione di oriundi, rappresentano la fetta più consistente. Molti di questi, si parla di migliaia di persone, sono riuniti in associazioni – se ne contano una ottantina – che aderiscono alla Faca, la Federazione Calabrese che a sua volta fa parte di Feditalia, una grandissima famiglia di istituzioni e associazioni italiane in terra argentina. Una delle associazioni appena costituita e presentata ufficialmente a Buenos Aires è “Calabria Unita” e tra i suoi principali obiettivi, c’è la formazione dei giovani per facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro. Il nuovo sodalizio, sin dal suo debutto avvenuto i principi di dicembre scorso, ha raccolto l’attenzione di numerosi membri della comunità calabrese di Buenos Aires. Tra gli altri il giudice Franco Fiumara, presidente della FACA che ha offerto l’appoggio istituzionale della federazione da lui presieduta; José Tucci, vice presidente della Consulta regionale dei Calabresi nel mondo; Santo Ianni, calabrese di Belmonte Calabro e presidente del Comites di Buenos Aires; Irma Rizzuti presidente dell’Associazione Calabrese; ed infine l’On. Ricardo Merlo, che si è congratulato con “Calabria Unita” affermando di “ascoltare una musica diversa in questa associazione, una musica per stimolare le nuove generazioni, perché comincino ad occupare spazi nella collettività”.

Abbiamo incontrato Italo Aloisio, presidente di questa nuova associazione, proprio qualche giorno fa, in occasione di un suo viaggio privato in Italia. Aloisio, classe 1935 - fratello di quel Nando protagonista della prima Conferenza dell’Emigrazione, nel 1975, nella sua veste di presidente del Patronato Inca-Cgil per l’America Latina, e di Settimio, promotore sportivo di successo - era partito da Aiello Calabro (Cs) per l’Argentina nel 1954, dove si è impegnato in diverse attività lavorative. È stato prima sarto e poi gestore di un bar. In seguito, ha messo su una piccola fabbrica di rivestimenti e mattonelle, aperto una catena di negozi per l’edilizia e iniziato a importare ardesia. Ma in tutta questa attività non ha mai smesso di impegnarsi a favore degli emigrati italiani.

Calabria Unita, come ci ha spiegato, si rivolge “a tutti i calabresi ed ai loro discendenti, con un programma diverso e ambizioso, elaborato da un Consiglio Direttivo caratterizzato dal comune profilo imprenditoriale dei suoi componenti. Al centro del nostro programma – ha detto Aloisio – c’è l’obiettivo di offrire ai giovani discendenti di calabresi, possibilità di formazione professionale e l’insegnamento di arti e uffici nei vari campi di attività (tessile, metallurgico e gastronomico), con concrete possibilità di lavoro”.

L’associazione di calabresi, che sinora conta 1.143 iscritti (la maggior parte, ci fa notare Aloisio, sono interi nuclei familiari che non hanno mai fatto parte di altre associazioni calabresi in Argentina), sarà presto operativa. Per esempio, il prossimo 20 di febbraio saranno aperte le iscrizioni al primo corso di “plomeria, agua y gas” (idraulica, nda) che inizierà il 15 marzo. Ma, come assicura Aloisio, a breve saranno attivati anche i corsi di “Manejo de maquinas laser”, “Mecanica de Automoviles”, “Confecciòn de Prendas de vestir Femeninas” e altri ancora.

Il sodalizio, che si offre di aiutare i propri associati nell’acquisto di medicinali, nell’intermediazione di cittadinanza e nel settore del turismo con importanti sconti, parte sotto i migliori auspici. E trova approvazione anche tra i politici calabresi come il Senatore Gino Trematerra, presente all’inaugurazione di Buenos Aires; e l’On. Mario Pirillo che ha incontrato il presidente Aloisio nei primi giorni di febbraio.

Bruno Pino

18/02/2007
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