di Sergio Zanardi (Fonte Facebook)
Sabato pomeriggio, ad Amantea, nelle sale di un hotel della cittadina tirrenica, come consuetudine annuale, si è riunito il FAI Calabria, presieduto da Gregorio Carratelli. Oltre a molti simpatizzanti, erano presenti le delegazioni della Basilicata e le delegazioni calabresi, da quella del Fai Pollino, Fai Cosenza, Fai Raggio Calabria e Fai Locride. La delegazione del Fai Locride, presieduta da Annalia Paravati, è stata la prima delegazione del Fai Calabria.
Questa mattina (domenica ndr), l’intero gruppo Fai, si è recato ad Aiello Calabro per visitare alcuni aspetti storici e artistici, della cittadina che appartiene alla Costa dei Borghi Antichi. Prima di compiere la visita guidata e precedentemente programmata, ad accogliere il nutrito gruppo Fai, presso la sala consiliare del Comune, c’era una rappresentanza dell’attuale Amministrazione Comunale e, tra questi, l’Assessore al Turismo Lucia Baldini e Rosetta Lepore, Assessore all’Agricoltura. Mentre venivano offerti in segno di ospitalità i mitici fichi secchi e il “pan speziale”, prodotti da una nota azienda artigianale del posto, il noto storico, Antonello Savaglio, che appartiene alla delegazione Fai di Cosenza, illustrava ai presenti l’escursus storico di Aiello, la sua importanza strategico/militare del passato, alcuni dipinti lignei di Aloisio, recuperati a Verona ed esposti per la specifica occasione, la lungimiranza che i Signori di un tempo hanno avuto nel progettare non solo il castello, poi distrutto dai terremoti, ma anche l’intero impianto urbano di Aiello, con i suoi palazzi signorili finemente decorati e le strade pertinenti. Di grande e indiscussa bellezza, infatti, è il Palazzo Cybo Malaspina, una copia in miniatura del Palazzo Principesco di Massa Carrara, un edificio che affaccia su una spaziosa piazza caratterizzata proprio da questo storico corpo, tanto da farla definire una tra le più belle piazze settecentesche della Calabria. La tappa successiva è stata la Cappella della Madonna delle Grazie, altro gioiello quasi sconosciuto ai più, all’esterno decorata dai marmi scolpiti dal Barbalonga, mentre all’interno vi è uno dei più bei dipinti sacri di Aloisio.