AIELLO CALABRO - “I tagli ai Comuni sono tagli ai tuoi diritti”. Cosi' si intitola la lettera aperta scritta dal sindaco di Aiello Calabro, Franco Iacucci, ai suoi concittadini in occasione dell'adesione allo sciopero indetto dall'Anci per giovedi' contro i tagli del governo con la manovra finanziaria. Iacucci ha inviato anche una lettera al prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro. “E' una decisione drammatica - afferma il primo cittadino – che conferma lo stato di profondo disagio che oggi i sindaci e gli amministratori locali di ogni colore politico stanno vivendo. L'autonomia dei nostri Comuni e' stata sostanzialmente cancellata da norme che indicano anche l'ora di convocazione dei consigli e delle giunte. I piccoli Comuni sono stati mortificati e ridotti a enti virtuali”. Ogni anno, prosegue il sindaco di Aiello Calabro, i Comuni “hanno portato alle casse dello Stato un totale di oltre tre milioni di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse e a non erogare i servizi. La nostra protesta, dunque - precisa - non e' la protesta di una casta, ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre piu' competitivi e vivibili”.
FONTE ANCI
1 commenti.
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Ernesto C.
Leggo solo ora la nota in questione."I tagli ai Comuni sono tagli ai nostri diritti".Come non si può essere daccordo con la frase anche se questa viene riportata "dalla controparte"?Per cui la partecipazione allo sciopero indetto per Giovedi 14 è un segnale positivo e democratico come lo è stato quello del 6 settembre u.s.dove migliaia di liberi cittadini e di diverse idee politiche hanno hanno manifestato in tutta Italia ed anche numerosi in Cosenza.Lo sciopero,sacrosanto diritto di protesta democratica,è necessario quando "qualche cosa" non va e,in questi ultimi tempi,tante cose non vanno.Perciò non posso che manifestare piena solidarietà a quest'ultimo promosso dai Sindaci Italiani. Lo Stato,si afferma,(ma si potrebbe dire questo Governo ed anche i precedenti) spreca denaro pubblico e,di conseguenza,si aumentano le tasse e diminuiscono i servizi.Discorso che non si può certo concludere in poche righe.Anche nei piccoli paesi,dove le finanze non sono certo molte,si dovrebbe essere più attenti "agli sprechi" e concentrare le attenzioni su servizi di maggiore utilità sociale considerando,proprio per non essere "casta",una partecipazione più ampia allo sviluppo del territorio affinchè il nostro Paese diventi ancora meglio di quanto già non sia. Mi associo(simbolicamente),dunque,alla protesta perchè quella di un Primo Cittadino è,inequivocabilmente,la protesta di tutto un Paese.
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