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Traffico rifiuti, denunciate 5 persone a Paola

Traffico rifiuti, denunciate 5 persone a Paola

Un nuovo tassello sulle discariche di Fiume Oliva

Fonte Atpress

Paola - Cinque persone sono state denunciate per disastro ambientale e traffico organizzato di rifiuti dagli uomini della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, che, congiuntamente al nucleo speciale d'intervento del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, hanno eseguito un provvedimento con il quale il Gip del Tribunale di Paola ha disposto il sequestro preventivo di tre ditte insediate in Calabria, nelle province di Cosenza e Catanzaro, e di una cava dismessa adibita a discarica abusiva ubicata in Puglia, a Ginosa Marina (TA).

L'attivita' investigativa, avviata circa un anno fa, avrebbe consentito agli uomini della Guardia Costiera di accertare che una ditta di trasporti aveva attivato tra la costa tirrenica calabrese e la cava di Ginosa un traffico di rifiuti pericolosi prodotti da ditte operanti nel settore della lavorazione del marmo e degli inerti, della movimentazione di materiale lapideo nonche' dello smaltimento di scarti di natura edile. I rifiuti scaricati nella cava di Ginosa, diventata a seguito di tali operazioni una vera e propria discarica abusiva di 8.000 metri quadri, sono risultati, a seguito di analisi, contaminati con metalli pesanti (in particolare berillio, cadmio, cobalto, stagno e rame) in percentuali tali da compromettere la salute pubblica. Il sito confina con appezzamenti di terreno coltivato ad oliveti e vigneti e con un canale di acque che sbocca nel Mare Jonio.

Nel corso delle indagini e' emerso che una delle societa' calabresi ha anche smaltito nel corso del tempo notevoli quantita' di rifiuti pericolosi contaminati da metalli pesanti sotterrandoli lungo il corso del fiume Oliva ad Amantea (Cosenza), sito peraltro gia' sottoposto a sequestro nello scorso mese di maggio 2008 dagli uomini della Guardia Costiera, ma anche in agro di Aiello Calabro e Serra Aiello nonche' in alcune zone costiere tra Amantea e Belmonte Calabro, sempre nel cosentino, provocando ingenti danni sia all'ambiente fluviale che costiero interessato dall'attivita' illecita. Parte dei rifiuti sarebbe stata smaltita illecitamente in agro di Nocera Terinese (Cz) anche attraverso attivita' di combustione con emissione nell'aria di sostanze chimiche e nocive. E' stato dunque scoperto dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e dal Nucleo Speciale d'Intervento della Guardia Costiera un intenso traffico di rifiuti speciali, pericolosi e contaminati nonche' un massiccio occultamento e smaltimento di rifiuti nell'area della costa tirrenica tra Belmonte, Amantea e Nocera Terinese. Nel complesso l'operazione, ha portato al sequestro di aree scoperte di pertinenza delle tre societa' per 30.000 metri quadrati, con relativi impianti di betonaggio e trattamento rifiuti; alcune centinaia di chilogrammi di amianto macinato; immobili asserviti alle attivita' produttive delle ditte, per 9.000 metri quadrati.; inerti, marmi e materiale lapideo per circa 38.000 metri cubi; una cava adibita a discarica abusiva per 8.000 metri quadrati.

18/12/2008
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