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Ad Aiello nasce l'AVIS

Donare è quel soffio di una carezza che sfiora l’ anima di un ammalato.


Sabato 19 febbraio 2005 si è tenuto ad Aiello Calabro, presso l’ edificio dell’ “Ex Casa del Fascio”, l’ Assemblea Costitutiva dell’ Avis, l’ Associzione Volontari Italiani del Sangue, sorta a Milano nel lontano 1927 per opera di un dottore fiorentino che pubblicò su un giornale un’ inserzione per raccogliere le adesioni da parte dei volontari.
Presente all’ Assemblea vi era il presidente provinciale dell’AVIS Cosenza, Dottor Spataro, che, nell’ esperienza dei suoi quarant’anni di attività, ha inagurato, e incoraggiato, la costituzione della sessione intercomunale dell’Avis di Aiello Calabro e Serra d’Aiello(la ventesima nella provincia di Cosenza), progetto portato avanti da una donna, Leondina Vecchio, infermiera professionale, che giorno dopo giorno si trova a contatto ed osserva con i propri occhi e con il proprio cuore il bisogno che si ha di sangue, per permettere a chi ne ha bisogno di continuare a vivere e sperare…
Ed è per donare speranze che questa signora ha lottato affinchè il suo sogno diventasse quello di molti altri, soci e donatori, che insieme a lei hanno assistito(e contribuiranno) alla creazione di questa organizzazione, questo piccolo fiore, che annaffiato con amore e solidarietà, crescerà forte e vigoroso e si sradicherà dal piccolo vaso in cui è stato piantato per raggiungere terreni fertili, dove arrivarà il sole e le goccie di rugiada…
E sarà vita, come il sangue dei donatori… Come quelle sacche rosse e piene che viaggeranno verso l’ infinito bisogno….. verso quelle persone malate che attendono la trasfusione…. Il sangue… l’ ancora a cui legare la vita!
Dal toccante discorso del presidente provinciale Spataro e dal suo dialogo coi soci e partecipanti all’Assemblea è emerso l’ essenziale bisogno di sacrifici…i sacrifici dei donatori, i reali protagonisti di questo progetto di speranza , che si tolgono un pezzo di sè, un pezzo della cosa più personale che uno ha, un pezzo del loro amore e umanamente, altruisticamente, lo destinano al prossimo come se lo destinassero a sè stessi.
Era la notte di Natale del 1927 quando il dottor Formentano si vide morire tra le braccia una giovane partoriente a causa di una emoraggia….. globuli e piastrine abbandonarono il corpo dolorante della donna e mentre nel cielo prendeva vita l’allegria della festa, nel cuore di quel dottore nacque la determinazione di lottare per non dover più sentire sulle braccia il peso della morte….. e dal suo impegno nacque la prima organizzazione costituita da pochi volontari che nel corso degli anni si sono moltiplicati sino ad arrivare a contare un milione di donatori che donano il loro sangue volontariamente, periodicamente, gratuitamente, anonimamente e responsabilmente.
Cosi recita l’ art. 3 dello Statuto che prosegue definendo l’AVIS un’associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica ed esclude qualsiasi fine di lucro.
E guidata dall’ombra dello Statuto, l’Associazione porterà avanti un progetto di promozione della salute nella popolazione e andrà a toccare la coscienza di chi può fare.
Tanti sono ancora i passi da compiere, come la ricerca di un locale dove l’Associazione, che dispone di autonomia propria in tutto e per tutto, possa avere sede e collocazione e diventare il luogo dove poter parlare, decidere sulle varie scelte da effettuare, chiarire i problemi che potrebbero sorgere e risolvere eventuali errori che potrebbero portare al cattivo funzionamento della sezione.
Ma l’impegno e la grinta non si fermeranno davanti a nessuno ostacolo e, cosi come si è partiti, si arriverà al capolinea desiderato e sperato.
Come la speranza che brillava negli occhi del presidente provinciale mentre, orgoglioso, mostrava la lunga fila di firme d’adesione raccolte dall’organizzatrice dell’Associazione che, timida nei suoi gesti, esultava del piccolo successo ottenuto.
Perchè ogni piccolo aiuto è grande, ogni singola goccia di sangue è fondamentale ed è dal piccolo che si viventa grandi nei valori, nelle azioni e nei fatti.
Perchè il sangue è molto importante ed è pure la cosa più trasferibile e donabile che ci sia nell’umanitaà….
Perchè essere solidari vuol dire “Fare del Bene” e non essere più soli, cercare di salvare il grande dono della vita, un grande dono di tutti e per tutti….
E con la solidarietà del volontariato un uomo diventa migliore e un paese cresce.
Infatti la Costituzione di questa Sezione dell’AVIS rappresenta anche una forma di sviluppo per il vecchio Aiello che vive sulle antiche certezze ed ora rinasce per dare spazio e possibilità alla Salute di estendersi e toccare tutti i limiti del possibile .
E così un altro paese, un altro granello di sabbia, và ad aggiungersi e ad allargare la base della grande “Piramide” AVIS, l’Associazione della Speranza, dei Valori, della Vita.
Lepore Rosanna
22/02/2005
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