AIELLO CALABRO – Passa il riequilibrio di bilancio, ma per l’opposizione che si è astenuta, è stata una pura formalità, poiché non si è annotata nessuna variazione in entrata ed uscita. È, in buona sostanza, come ha evidenziato Alleanza di Progresso, un bilancio ingessato. Soprattutto perché, ancora ad oggi, il comune non ha potuto incamerare i proventi derivanti dalla vendita di alcuni tagli del bosco Faeto, che permetterebbero al comune di programmare e rimpinguare diverse capitoli di spesa. Vedremo, se alla data del 15 ottobre prossimo (terza indizione), la vendita del bosco – che prevede una base d’asta al rialzo di 203 mila euro - andrà in porto.
Prima di sintetizzare gli argomenti trattati, c’è da registrare, tuttavia, che dopo diverse nostre sollecitazioni (tanto alla Maggioranza di Governo, quanto alla Opposizione), finalmente, gli Uffici comunali – sulla via della trasparenza - si sono decisi ad esporre in bacheca le convocazioni del Consiglio Comunale. Ma, ugualmente, di cittadini interessati alla vita politico-amministrativa del paese, e ce ne sarebbe di bisogno, se ne sono visti nemmeno quanto le dita di una mano.
Torniamo all’Assise. Martedì si è discusso anche dello stato di attuazione dei programmi. Il Sindaco Perri ha elencato una serie di opere, in corso, già realizzate, o in via di realizzazione. Non manchiamo di citarne qualcuna più significativa. È il caso, per esempio, dei lavori di consolidamento del Colle S. Elia, ancora non collaudati; di quelli del depuratore di Macchia Sottana, già oggetto della nostra attenzione, che saranno realizzati entro dicembre prossimo (finanziati per 180 mila euro); e ancora, dei lavori di bonifica di località Carbonara nei pressi del fiume Olivo (progetto esecutivo entro il 31 dicembre) che potranno contare su una somma di un milione e 300 mila euro.
Tra gli altri punti, anche il rinnovo della Convenzione per l’espletamento del servizio di Ragioneria con il Comune di Serra Aiello; e l’approvazione di una bozza di Regolamento relativa al funzionamento del Museo Civico degli strumenti di lavoro e della civiltà contadina che sarà allocato nell’edificio comunale appena ristrutturato di via Valle. Il Museo, lo ricordiamo, consta di circa 1500 pezzi, suddivisi in 22 sezioni tematiche. Una collezione acquistata di sana pianta, tempo fa, per circa 30 mila euro, e definita di grande interesse storico ed etnografico.