AIELLO CALABRO – In principio era un luogo ameno, curato, immerso nel verde. E soprattutto pulito. Poi, orde di barbari, anno dopo anno, specialmente durante la stagione estiva, lo hanno preso d’assalto, sporcato, violentato e pezzo per pezzo smontato e distrutto. Parliamo, non senza un senso di profondo disgusto, del Casellone, area verde attrezzata con chioschetti per picnic nel mezzo di Monte Faeto, un tempo fiore all’occhiello dell’offerta turistica aiellese.
Quello che abbiamo visto l’altro pomeriggio è davvero deprecabile. La maggior parte dei chioschi è priva delle griglie per la cucina, delle staccionate in legno, il pavimento lapideo è sconnesso e a volte manca del tutto, tavoli e sedili rotti, qua e là qualche escremento di bovini in libertà. Nella parte sopra la vecchia e oramai diruta struttura del Casellone, costruita verso la fine del 1800 nel periodo del primo rimboschimento, addirittura un chiosco è stato divelto dal terreno e scaraventato con forza bruta metri più in là. Nemmeno la fresca fontana amica e compagna di giornate afose è scampata al triste destino. Buste di plastica, resti di cibo e qualche cacca animale ne hanno invaso la propria intimità. Ti fa schifo berci. Poi, come se non bastasse, in una piccola scarpata, dove non immagineresti mai di trovarlo, eccoti un computer dismesso! Con tanto di tastiera, mouse, monitor e case. Solo uno scemo avrà potuto fare una cosa del genere: prendere l’automobile, consumando benzina, fare diversi chilometri e liberarsi di quel vecchio Pc. Perché non sbarazzarsene nel più vicino punto di raccolta rifiuti ingombranti? Misteri della mente umana.
Chissà se mai potremmo rivedere questo luogo nuovamente rispettato. Basterebbero, forse, un po’ di “consigli” in bella evidenza ai visitatori sulla necessità di aver cura dell’ambiente e della natura. E, naturalmente, qualche controllo in più da parte di chi ha il compito di vigilare sul patrimonio pubblico e sull’ambiente. E se è il caso, cominciare a far capire ai maleducati come ci si comporta elevando qualche bella multa salata.