AMANTEA – «Stiamo valutando con i nostri legali, possibili azioni a difesa dei cittadini di tutto il territorio. Non vi è dubbio che, accertate le responsabilità, qualcuno ne dovrà rispondere». A parlare è Massimiliano Ianni, responsabile della Cgil di Amantea, che interviene, come ieri aveva già fatto il Comitato Civico “Natale De Grazia”, sui recenti sviluppi delle indagini portate avanti dalla Procura della Repubblica di Paola, in riferimento all’accertata presenza di almeno 90.000 metri cubi di sostanze e materiali inquinanti e nocivi nell’al veo del fiume Oliva.
«Iniziano ad emergere chiaramente tutti i danni causati dall’inquina mento perpetrato in questi anni a scapito del nostro territorio – affer ma ancora Ianni E’certo, ora più che mai, che sia il mare sia la terra sono fortemente inquinati. Stiamo sognando? O forse qualcuno inconsciamente segue fantasmi? Coraggiosamente c’è chi sta facendo il proprio dovere e sta portando alla luce fatti ritenuti impensabili. Forse è il caso che tutti i cittadini manifestino un minimo di consenso. E’ necessario pensare di progettare un cambiamento possibile per far rinascere il territorio». Il segretario cittadino della Cgil, poi, nelle more della prosecuzione delle indagini in pieno sviluppo, affronta la questione della bonifica dell’area dell’Oliva, interessata dallo smaltimento illecito dei rifiuti, chiamando le autorità locali a condurre questa battaglia con maggiore convinzione «Noi siamo convinti afferma che le inchieste (inquinamento del mare per mancata depurazione, interramento di rifiuti nocivi) debbano andare avanti, fino in fondo, smascherando i colpevoli diretti ed i fiancheggiatori. Lo si deve innanzitutto ai tanti che in questi anni si sono ammalati di tumore.
Lo si deve, alle nuove generazioni, lo si deve ai cittadini onesti. Basta nascondere la verità – aggiun ge E’ necessario, invece, bonificare i siti che sono risultati e risulteranno inquinati. Per questo i Sindaci, i politici chiamati ieri e oggi a cimentarsi con un difficilissimo tentativo di rassicurare le popolazioni, non hanno altra scelta che trasformarsi in politici coraggiosi, tutt’altro che neutrali. Tocca a loro, con l’aiuto dell’Unione Europea, delineare le soluzioni, se non vogliono passare, a torto o a ragione, dalla parte dei colpevoli. Non possiamo dimenticare, tuttavia, su questa vicenda, l’atteggiamento superficiale del Governo». «Come abbiamo fatto qualche mese fa, assieme ad altre associazioni, chiediamo alla popolazione tutta di mobilitarsi affinché il nostro mare e la nostra terra siano bonificate e riportate agli antichi splendori. La mobilitazione conclude – sarà utile anche a dimostrare la nostra vicinanza alla magistratura inquirente, lasciata da sola in questa difficile vicenda». Nei prossimi giorni sapremo di più se e quando si terrà questa manifestazione. Le cose certe sono quindi due. Da un lato che la Cgil sta valutando se costituirsi come parte civile in un eventuale processo e dall’altra che non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia sulla vicenda.
di RINO MUOIO sul Quotidiano della Calabria del 19/11/2011