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Emergenza carestia in NigerGli appelli dell'Unicef e della ong nigerina Hed Tamat denunciano la drammatica situazione nel Paese
Emergenza carestia in Nigermigliaia di bimbi muoiono di fameROMA - L'Unicef ringrazia per i contributi dei donatori, con cui ha potuto fare molto, ma lancia l'allarme sulla situazione in Niger. "Grazie al sostegno dei donatori, il cibo sta arrivando, ma sono ancora 32.000 i bambini in pericolo imminente di morte per fame. Dobbiamo salvare questi bambini, cominciando da quelli che vivono nei villaggi e nei distretti più isolati", ha dichiarato Rima Salah, vicedirettore generale dell'Unicef, di ritorno da una missione in Niger. Fame e malnutrizione stanno minacciando in Niger la vita di oltre 3,6 milioni di persone: 800.000 sono bambini sotto i 5 anni, di cui 160.000 soffrono di malnutrizione moderata e altri 32.000 sono affetti da malnutrizione grave. La carestia, causata dalla siccità e dall'invasione di locuste, che hanno compromesso il raccolto del 2004, sta minacciando l'intera regione, diffondendosi in Nigeria, Mali e Burkina Faso. Lavorando in stretta collaborazione con i suoi partner sul campo, l'Unicef ha distribuito presso 31 centri nutrizionali del Paese 41 tonnellate di latte terapeutico, 6,7 tonnellate di cibo, 190 tonnellate di "Unimix" (miscela alimentare ad alto valore nutrizionale per l'alimentazione terapeutica dei bambini malnutriti) e ha provveduto alla formazione di 85 operatori sanitari sul trattamento dei bambini gravemente malnutriti Inoltre, in collaborazione con il Pam-Programma alimentare mondiale, l'Unicef ha distribuito 614 tonnellate di cereali e 187 tonnellate di una miscela di cereali e soia in 62 dei villaggi più colpiti dalla carestia a beneficio di 200.000 persone, compresi 40.000 bambini sotto i 5 anni; in altri 90 villaggi sono stati inviati 900 tonnellate di cereali e altre 6 tonnellate di semi (per cereali, grano e patate). Un appello arriva anche dalla Ong nigerina Hed Tamat, partner della écoles du Sahara, associazione per lo sviluppo dell'alfabetizzazione nel Sahara, da tempo impegnata nell'emergenza carestia in Niger. "Hed Tamat lancia un grido di allarme e chiede, in accordo con le direttive del governo, delle istituzioni e della società civile che i fondi previsti per il progetto di banche cerealicole col Programma alimentare mondiale dell'Onu (Wfp) siano sbloccati immediatamente per aiutare al più presto la popolazione". "La situazione alimentare si deteriora ogni giorno di più" prosegue l'appello. "Le piogge che verranno forse potranno aggiustare qualche cosa, ma purtroppo bisogna aspettare novembre-dicembre 2005 affinché i nuovi raccolti arrivino sui mercati. Il governo farà una distribuzione gratuita di viveri nel comune di Tabelot e nel comune urbano di Agadez ma i cereali non sono ancora arrivati nei negozi e mancano completamente nei villaggi". "Il Pam ha previsto di fare una distribuzione gratuita" aggiunge la ong, "ma le scorte non sono assolutamente sufficienti. Tutto questo è per dirvi che la situazione è molto critica e si teme un aggravarsi dei problemi per questo mese di agosto e di settembre e se anche questo anno ci saranno dei cattivi raccolti, per la popolazione già stremata sarà una catastrofe senza precedenti". Per contribuire agli aiuti: Unicef Italia Conto corrente postale numero 745000, intestato a Unicef Italia, causale "Emergenza Niger" Conto corrente bancario 000000505010, intestato a Unicef Italia, Banca popolare etica, Cin M, Abi 05018, Cab 12100 Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o il sito dell'Unicef Italia. Ecoles du Sahara versamento a "écoles du Sahara" con la causale "Hed Tamat/carestia Niger" conto corrente bancario numero 70176 Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve Abi 08736 Cab 38010 13/08/2005 |
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