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Effetto serra: preoccupazioni reali?

Effetto serra: cos'è?

Alcuni dei gas presenti nell'aria, detti "gas serra", hanno la capacità di assorbire il calore di quella quota di radiazioni solari che una volta "rimbalzate" sulla superficie terrestre sfuggirebbero poi verso lo spazio: più cresce la loro concentrazione, e più aumenta la quantità di calore intrappolata nell'atmosfera e dunque, tendenzialmente, la temperatura sul nostro pianeta. Sono "gas serra” l'anidride carbonica (CO2), i clorofluorocarburi (CFC), il metano (CH4), l'ossido di azoto (N20), l'ozono troposferico (03). La concentrazione dei “gas serra" nell'atmosfera cresce sia per l'aumento delle emissioni sia, nel caso dell'anidride carbonica, per la sistematica distruzione di milioni di ettari di foresta: gli alberi, infatti, agiscono da veri e propri "accumulatori" di carbonio, e per ogni ettaro di foresta bruciato cresce quindi di un po' la quantità di anidride carbonica liberata nell'aria, e con essa l'effetto serra.

Pensate che a partire dalla rivoluzione industriale ad oggi, cioè negli ultimi 150 anni, la concentrazione di questi “gas serra” è aumentata di oltre il 32%.

Se le emissioni dei "gas di serra" in atmosfera proseguiranno ai ritmi attuali, dovremo attenderci nei prossimi decenni un riscaldamento globale del pianeta compreso tra 1 e 3,5 gradi centigradi. Le conseguenze di questo aumento della temperatura sarebbero pesantissime.

Effetto serra: previsione di innalzamento delle acque.

I rischi a cui noi e il nostro pianeta andiamo incontro sono catastrofici, l’innalzamento della temperatura farebbe scattare una serie di altri eventi, come, l’innalzamento del livello delle acque marine; le quali di conseguenza invaderebbero territori attualmente abitati, anzi in alcuni casi si parla di intere città. Conseguentemente si estinguerebbero diverse specie della flora e della fauna(esempi più a rischio: orsi polari, pinguini, barriera corallina, etc…); senza poi parlare dei possibili effetti sanitari sulla specie umana, è previsto ad esempio un aumento della percentuale dei territori a rischio di malaria, che passerebbe dall’attuale 45% al 60%.

Effetto serra: 19 Marzo 2002 - Immagine dal satellite Modis della NASA - Un enorme blocco di ghiaccio, si stacca dalla piattaforma Larsen B, ancorata alla Penisola antarticaTutto quello che è stato detto molti di noi, in parte almeno, lo sapevano gia. Non è nemmeno una delle visioni più pessimistiche. Allora perchè non facciamo nulla per fermarlo? Il protocollo di Kyoto è il più importante accordo internazionale mai preso per la salvaguardia della natura. Purtroppo anche dopo ratificato non sembra offrire grosse speranze di salvaguardia. I maggiori produttori di “gas serra”(Stati Uniti e Giappone) non lo hanno ratificato; gli stessi stati che lo hanno ratificato, come l’Italia, non sembra se ne preoccupino più di tanto. L’Italia, infatti, dopo aver firmato per una riduzione della produzione di “gas assassini” di almeno il 5% rispetto alle emissioni del 1990 entro il 2008-2012, ha purtroppo attualmente un aumento della produzione del 7%. Dove sono finiti quei buoni propositi di quando con molta “superficialità” i nostri politici hanno firmato il trattato!



Firma la petizione di Legambiente per far fermare l’effetto serra

Danilo Amendola
02/09/2005
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4 commenti.

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Credo che si possa formare una cultura del rispetto e e del buon senso formando i cittadini attraverso servizi pubblici quale la raccolta differenziata,che oltra a far risparmiare, forgia una mentalità del rispetto della natura.


AVVISO - Capisco che si senta il bisogno di parlare, ma i commenti dovrebbero essere postati in una forma più breve. Il mio vuole semplicemente semplicemente un consiglio a tutti voi. I commenti troppo lunghi sono poco efficaci e poco letti. Saluti a tutti.


Magari bastasse un click per sostenere una campagna come quella di ‘Lega Ambiente’, magari bastassero poche parole per ripulire il mondo…. Ognuno le direbbe…. Il problema sta nel fatto che tra dire e fare c’è di mezzo il mare, e guarda caso, questo mare è sempre più inquinato e con l’avvicinarsi dell’estate maggiormente ce ne accorgeremo…. Il protocollo di Kioto non ha apportato nessun miglioramento (seppur è ancora agli inizi), perché in Italia (e molti altri Stati) non esiste la cultura della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione dell’inquinamento (con grado sempre più alto)…. E neanche la situazione critica che si sta verificando ( e che peggiora giorno per giorno) ci fa rendere davvero conto del pericolo verso cui ci stiamo avviando….. mancano le basi, e dimostrazione ne è il fatto che le emissioni dei gas nocivi anzicchè diminuire, aumentano….. il clima è già cambiato anni fa….. il surriscaldamento della Terra, rispetto al passato, è salito di mezzo grado, non esistono le mezze stagioni, aumentano le malattie, l’estinzione di specie animali, i raggi del sole sono sempre più nocivi, aumentano i ‘buchi neri’, eppure i rimedi a questi effettivi dati di fatto, sembra, non si prendono, o se si prendono, poi non si portano avanti…. Ma c’è da dire che i ritmi della odierna vita, la tecnologia che avanza accelerata, i modi di vivere, i lavori industriali (se il protocollo funzionasse come dovrebbe, molte persone perderebbero il posto di lavoro, in quanto la riduzione dei gas di fabbriche e industrie coinciderebbe con una semplificazione del lavoro che comporterebbe una riduzione della manodopera), ecc, ecc, impediscono alla gente di contribuire alla riduzione dell’inquinamento ambientale o solo di pensare al male che, anche una sola bottiglia vuota, gettata di fretta ad un angolo di via, può apportare alla ‘salute’ (malconcia) del nostro pianeta…. E chi rinuncia più alla grande comodità del metano, che fa risparmiare tempo (Andare a comprare la quasi dimenticata bombola) e imprevisti (Il gas che finisce proprio quando si deve calare la pasta)…. Come il metano, molti altri gas e ‘oggetti inquinanti’ , sono diventati essenziali nella vita di tutti i giorni…. per questo è davvero difficile pensare di contribuire al sostegno di ‘LegaAmbiente’, nonostante le conseguenze che ne deriveranno…. Quel che più spaventa è la mancanza di paura per gli effetti di tali conseguenze…. si sanno, si conoscono, eppure non comportano il giusto grado di paura. Forse perché ognuno dentro di se pensa che ci siano gli altri a fare quel che anche lui dovrebbe. Forse perché ognuno dentro sé pensa : Io, speriamo che me la cavo! Comunque quel che volevo dire è semplicemente che ‘Io ci sono’. Appoggio questa iniziativa nazionale (e internazionale) sperando che le mie non siano solo parole ma anche fatti, con l’aiuto di tutti!


Spero sosterrete in molti la campagna di legambiente "Cambio di Clima". Non costa che un click. Grazie a tutti.

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