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Amantea, perquisizioni a tappetoIndagini dopo i 13 colpi sparati alla casa di A. R.. Ritrovate munizioni illegali Amantea, perquisizioni a tappetoControlli dei carabinieri in otto case della cittadina tirrenica Scritto da STEFANIA SAPIENZA - Calabria Ora 27/03/2009 AMANTEA - La criminalità organizzata attacca, lo Stato risponde. A poche ore di distanza dai tredici colpi di pistola calibro 7.65 esplosi contro l’abitazione e l’autovettura dell’amanteano A. R., noto alle forze dell’ordine, ha fatto seguito il blitz operato ieri mattina dai Carabinieri della Compagnia di Paola, comandata dal capitano Marco Gagliardo, dal Norm (Nucleo operativo e radiomobile) di Paola - con il luogotenente Antonio Nappi - e con l’ausilio del Goc (gruppo operativo Calabria). Otto autovetture e quindici militari in totale hanno operato per tutta la mattinata una serie di perquisizioni presso abitazioni ed attività commerciali di soggetti noti alle forze dell’ordine, e non, alla ricerca di armi e munizioni. Un residente del luogo, P.W., di 38 anni, è stato denun ciato per detenzione di munizioni da guerra e normali. L’atto intimidatorio dell’altra mattina potrebbe rientrare nella lotta tra bande per il controllo del racket delle estorsione sul territorio. Qualcuno, infatti, avrebbe lanciato un segnale del tipo: “qui comandiamo ancora noi”, anche se i pezzi da novanta del clan locale sono ancora tutti detenuti in carcere. E’ fatta, ovviamente, eccezione per quello che era stato inquadrato dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro come il “picchiato re” della cosca mafiosa, ovvero Giacomino Guido (detto “il pantera") che, per problemi di salute, è stato confinato in un Comune dell’Alto Tirreno cosentino. Fatto sta che l’attentato dell’altra notte ha fatto tremare ancora una volta gli amanteani. Una raffica di munizioni sparate all’impazzata contro la casa - sita in Campora San Giovanni - di A. R., soggetto già noto alle forze dell’ordine. Diversi proiettili hanno raggiunto il muro della struttura in cemento, altri invece hanno attinto l’autovettura di proprietà dello stesso amanteano. Senza contare che, proprio per dare ancora più forza al gesto, gli attentatori hanno dato fuoco ad una catasta di legna depositata nella proprietà del R****. Tant’è che a causa delle fiamme alte divampate all’improvviso, e per paura che le stesse si propagassero a tutta l’area, è stato chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Paola (coordinati dal capo squadra Sabato). Il timore che possa essere esplosa una sorta di “guerra” tra i restanti uomini del clan amanteano ed alcuni cani sciolti del luogo, è molto alto. Non si esclude, in tale contesto, pertanto, che già nelle prossime ore possano essere aumentati i turni di sorveglianza e vigilanza sul territorio da parte delle forze dell’ordine appartenenti ai presidi del comprensorio, nonchè il numero degli uomini impiegati in zona. 27/03/2009 |
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