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Simboli e laicità, le mie ragioni

Ho deciso di scrivere questo breve pezzo per chiarire il mio comportamento presso gli Uffici del seggio elettorale stamattina. Erano quasi le 12, entrato nel seggio noto subito che non erano stati rimossi nessuno dei simboli religiosi che usualmente si trovano sparsi nelle scuole.

Entrato nella mia sezione (la numero due) vedevo appeso il crocifisso (simbolo per eccellenza della sola confessione religiosa “Chiesa cattolica apostolica romana”), ripenso qui per un attimo alle indicazione che il signor Ruini aveva prontamente provveduto a dare qualche settimana fa agli elettori. La cosa mi intristisce e mi fa arrabbiare poiché banalizza la suprema fonte legislativa del nostro paese, la Costituzione italiana, che sancisce tra gli altri, il principio di laicità dello stato.

Quindi, faccio notare al Presidente dell’Ufficio elettorale della sezione nella quale mi apprestavo a votate, che la sede non era “idonea” e in seguito al rifiuto dello stesso Presidente alla messa in regola del locale chiedo che venga messa a verbale la mia osservazione.

Il mio è stato un gesto civico, che è a tutela della liberta di tutti e mi auguro che in futuro sarete in molti a fare lo stesso. Il nostro è uno stato libero e laico, che tutela con i principi costituzionali tutti i cittadini indipendentemente da sesso, razza, idee e condizioni sociali, e noi cittadini abbiamo il dovere di tutelare questi principi.

A mio parere, ma forse non solo mio visto che episodi simili oggi si sono verificati in tutta Italia, la presenza all’interno di un seggio elettorale, di un simbolo religioso di una specifica confessione, privo quindi di valore laico e universale, sia in palese contrasto con il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, sancito dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 203/1989 e successive.

Queste sono state le mie ragioni, i motivi che mi hanno convinto e che spero convinceranno anche voi a lottare per la laico e libero.

( domenica, 9 marzo 2006 )

Danilo Amendola
09/04/2006
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34 commenti.

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Quello che mi sbalordisce di più è il fatto che alcuni ragazzi vorrebbero che la gente credesse che loro combattono per un ideale,aprendo sezioni, spacciandosi da militanti dell'UDC. Invece poi esce il loro lato personale vero ed autentico voluto celare dietro veli pesanti d'ipocrisia. Allora mi domando: se questo ragazzo ha voluto aprire una sezione dell'UDC(Unione Democratica CRISTIANA)l'ha fatto così per passare il tempo,oppure l'ha fatto per.......(fantasticate voi)? Perchè i suoi ideali da democratico CRISTIANO non sorgono dalla sua personalità,se in un seggio elettorale, che rappresenta la nazione italiana dall'indole cristiana(vedi patti lateranensi),si comporta da tipico musulmano emigrato dalla sua terra per dettare leggi. E poi se un uomo è ateo non dovrebbe risentire di un crociffisso, perchè dovrebbe essere un simbolo,per lui ,insignificante. Ed inoltre che fastidio dovrebbe dare un crocifisso, simbolo di pace fratellanza ed amore? Se considerate questo messaggio offensivo, allora ritenetevi uomini incapaci di aprirsi alla verità.


D. Amendola

In riferimento a quello che si è detto di Adel Smith e quindi sull'ordinanza del giudice che fa rimuovere il crocifisso da un'aula scolastica vi consiglio di leggere l'articolo al link: http://www.uaar.it/uaar/campagne/scrocifiggiamo/24.html


Crux per Danilo

Il mio non voleva essere un commento che spingesse te o altri ad infamare la propria immagine o la propria persona, ti assicuro che me ne guarderei bene dal farlo. Era solo uno sfogo, forse un po’ colorito, perché ormai sembra che i “cattivi” del mondo siano solo i c.d. “crociati” e dato che anch’io vengo dalla tua stessa parte politica sinceramente non riuscivo ad accettare quella tua osservazione, visto che proprio chi come NOI, accetta si la laicità dello Stato, ma fa di tutto per portare avanti quei SANI principi cristiani che ci appartengono da secoli (anche con la presenza del crocifisso negli ambienti pubblici). Sicuro di essere da te compreso ti chiedo scusa se dal mio commento possa essere trapelata qualche frase che abbia potuto offendere te o qualcun altro. Un saluto


Mi dà l'impressione che state sollevando troppa polvere attorno ad un problema circoscritto ai soli veri CATTOLICI PRATICANTI E ATTIVISTI della religione cattolica, i quali, a mio parere, rimarranno restii ad avvicinarsi alle nostre idee di fronte ad una banalità di poco conto come il crocifisso nei seggi elettorali. Il problema che dobbiamo porci è: Chi dà importanza a questi simboli? Noi, o loro? E non bisogna prendersela con un crocifisso esposto in un seggio, se si vuole cambiare il modo di pensare della gente, ma piuttosto con chi gli consente di esporlo quel simbolo rispetto ad altri di altre confessioni religiose...


D. Amendola

Rispondo solo parzialmente e molto brevemente per mancanza di tempo, ringraziando peraltro, al commento di Cruz. Non credo proprio che il paragone tra la croce cristiana presente sul simbolo del partito che ho rappresentato possa in nessun modo essere paragonato all'apposizione del crocifisso in un luogo di sacra libertà e laicità quale dovrebbe essere il seggio elettorale. Non è perchè io o un'altro non lo vogliamo, il motivo per toglierlo, ma è il semplice fatto che sta scritto sulla carta fondamentale a sostegno della giustizia di questo popolo. Il rispetto della maggioranza viene comunque dopo il rispetto nella stessa democrazia, che ha portato questo paese all'eliminazione, purtroppo solo sulla carta, della religione di stato. Ora taglio, ma avrei molto da ridire e concludo assicurandoti che la mia mania di pormi al centro dell'attenzione non è inferiore alla tua ma di certo non è tale da convincermi a infamare la mia immagine con idee nelle quali non credo. A risentirci. Saluti da un italiano che crede nella Costutizione.


Lo stato presente delle libertà nel nostro Paese è scoraggiante. Qualcuno è in grado di spiegare perché mai per sposarsi basta una coda all’anagrafe e una marca da bollo, mentre per divorziare bisogna aspettare almeno tre anni e pagare un avvocato? Qualcuno sa dire come mai due persone che vivono insieme sono legalmente tutelate, se eterosessuali musulmani di sinistra, e non invece se cattolici omosessuali di An? Perché lo Stato, che giustamente non interviene nelle scelte religiose o politiche dei cittadini, vuole invece metter becco nelle loro scelte sessuali?[...] Si può continuare a lungo. Nessuno sa spiegare per quale motivo nelle aule scolastiche debba campeggiare un crocifisso: imposto a suo tempo da Mussolini come simbolo di una religione di Stato che formalmente non dovrebbe più esistere, il crocifisso viene oggi difeso (anche nell’Unione) come espressione di una cultura e di una civiltà. Quale? Non certo la nostra, l’occidentale: che è greco-romana prima e più che ebraico-cristiana. San Tommaso può fare a meno di Cristo e persino di Dio, ma non di Aristotele. E ancora: se si ammette il principio della fecondazione assistita, perché mai lo Stato vuol decidere a chi appartengono l’ovulo e il seme? Proibire la fecondazione eterologa sarebbe come proibire l’adulterio: ma a dire queste cose, e altre altrettanto ovvie, si passa per «laicisti»: che dovrebbe significare ultrà, anticlericali, «estremisti». Non penso che sia così. E penso anche che il Paese reale, come sempre almeno a partire dal referendum sul divorzio di 30 anni fa, sia molto più avanti della sua rappresentanza politica, a destra come a sinistra. Abbiamo tutti bisogno di più libertà, perché siamo abbastanza intelligenti per poterne disporre. Non saprei immaginare un programma più realistico per il nuovo governo.


Generalmente entro in AC.net per leggere i commenti senza però mai essere intervenuto per tirare in ballo questa o quella motivazione o per denigrare questo o quello avversario politico. Ma oggi con tutta la buona volontà (di farmi gli affari miei!) non sono riuscito a stare con le mani in mano. Danilo fa presente nel suo articolo l’immenso ed incommensurabile “scandalo” avvenuto nella 2° sez del seggio elettorale di Aiello Calabro ovvero la presenza di un Crocifisso! A questo punto il dubbio viene spontaneo: o il sig Danilo domenica 9 aprile (e non marzo!) alle ore 12 ha esagerato con gli aperitivi alcolici e quindi immune da critiche, o tutto d’un tratto viene preso da una mania di protagonismo che a dire il vero mai gli è stata attribuita e quindi soggetto a qualche riflessione. Egli parla di una laicità dello Stato regolata dalla nostra Costituzione alla quale noi tutti ci atteniamo, quando lui stesso (non so se tutt’ora) è segretario della sez di Aiello, di un partito che ha come simbolo una croce in bellavista che ha come rappresentanti molti uomini di chiesa e che ha sempre avuto come ragione di vita e di esistenza l’ideologia cristiana. Questo non è certamente una colpa per Danilo, anzi a mio modo di vedere un pregio, ma è di sicuro un gesto di incoerenza che sfocia nella sopraccitata mania di protagonismo e nella voglia di dover fare a tutti i costi “notizia”. Tutto questa storia,infatti, mi riporta indietro a qualche anno fa, quando un tale (chiamarlo signore è offensivo per tutti quelli che lo sono veramente!) Adel Smith pur di apparire sui maggiori quotidiani e nei maggiori programmi televisivi nazionali, ha elevato un polverone “sputando” sul suo passato e sulla libertà che fino ad allora proprio quello Stato, che “ostentava” e rispettava da secoli quel simbolo, gli aveva dato. Con ciò non voglio sparare a zero sull’osservazione fatta da Danilo, siamo pur sempre in democrazia,ma purtroppo questo suo articolo si va ad aggiungere a tanti altri che vogliono far sembrare lo Stato Italiano come un dittatore supremo che impone incondizionatamente le proprie idee quando invece si sa benissimo che la maggioranza degli italiani, per non dire la quasi totalità, è cristiana e come ogni atto di sana democrazia bisogna rispettare proprio questa maggioranza. Anche perché è vero che pur essendo la prima fede religiosa in Italia non è religione di Stato,ma è pur vero che il rispetto che si ha nei confronti delle altre confessioni in questo Paese no ha eguali in nessun altro angolo del mondo. Lo dimostra infatti la presenza della più grande moschea d’Europa a Roma e quella in costruzione a Milano, la presenza di una delle più grandi chiese di religione sic indiana nell’Emilia Romagna e la presenza continua di pattuglie della polizia di STATO nei pressi di ogni sinagoga, per evitare eventuali atti di xenofobia. Perciò prima di dire che si vorrebbero eguali trattamenti per tutte le confessioni religiose, bisognerebbe informarsi dettagliatamente, anche perché il famigerato 8 x mille destinato alla chiesa cattolica no è obbligatorio per nessuno ma soprattutto non è vietato in maniera più assoluta il libero contributo ad associazioni che fanno riferimento ad altre religioni, quando invece vediamo come in altre nazioni si uccidano preti cristiani, si facciano saltare in aria chiese cristiane e addirittura si condanni a morte nei tribunali di STATO chi si sia convertito al cristianesimo. Sicuramente non è mia intenzione emulare questi Paesi perché è proprio qui la differenza tra NOI e LORO, ma portarli come esempio affinché persone che la pensano come Danilo (o peggio) possano fare un mea culpa e rendersi conto che quel Crocifisso tanto discusso, anche per i non praticanti, non racchiude solo il significato e l’essenza della chiesa cristiana, ma tutta la nostra origine culturale, della quale nessuno di noi può fare a meno o ancor più rinnegare. Mi scuso con i lettori per essere stato così “lungo” e ringrazio AC.net ed il suo curatore (si si proprio Danilo!) per la possibilità che ci da ad ognuno di noi di esprimere in maniera democratica il proprio pensiero.


era semplicemente un luogo adibito a seggio elettorale... aveva pauira di essere influenzato? Esagerato!


propio perchè non c'è una religione di stato non capisco il tuo intervento, nessuno ti impone di votare per lìuno o l'altro schieramento, ed inoltre l'8per mille si può destinare non solo alla chiese cattole, ma anche a quella EBRAICA ECC. ed attirittura allo STATO è UNA SCELTA DEL CITTADINO.


D. Amendola

Del resto mi rendo conto che la mia è una posizione radicale e controversa e che molto probabilmente nessuno di voi mi comprenderà a fondo e tantomeno mi darà ragione. Il mio però è sicuramente un gesto civico che sta a tutela non del mio solo modo di pensare, ma come potrete capire, di un principio scritto nella nostra Costituzione. Non è discrimizione verso una confessione religiosa ma è un tentativo di far rispettare la legge, difati in Italia non c'è più una religione di stato.


D. Amendola

Devo essermi spiegato male se paragonate tutto questo all'afganistan. In italia non c'è ancora parità tra tutte le religioni, se ci fosse ne sarei felice. Ogni anno la chiesa percepisce dallo stato italiano circa 1.000.000 di euro solo attraverso la devoluzione dell'8x1000 e li percepisce come confessione religiosa e non come partito politico. Da ciò ne dovremmo desumere che se vuole fare il partito politico dovrebbe sottostare alle leggi che regolano i partiti politici. Inoltre dare indicazioni di voto è diverso che esprimere la propria opinione. Io vorrei poter esere libero di scegliere la mia confessione di fede e di conseguenza poter dare il mio (e sottolineo mio) 8x1000 a chi voglio io!


Non sono d'accodo. Stato libero in chiesa libera. Neghiamo alla chiesa di potersi esprimere???? rUINI COME italiano può dire tutto quello che vuole, e non bisogna fare un razismo al contrario, contro noi stessi. Leggendo il tuo articolo penso all'Afghanistan, dove un musulmano che convertito al cristianesimo è stato condannato a morte. Allora, non esageriamo e pensiamo a come siamo fortunati ad essere cattolici.


Non sono d'accordo con Lei, e proprio nelle Sue ragioni, quando parla di aver fatto un gesto civico per la libertà di tutti. La vera libertà è quella di Cristo con la sua giustizia; di amare i nemici salendo sulla croce.


D. Amendola

Mi piacerebbe sapere come la pensate tutti voi.

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