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LETTURE PERICOLOSE
Letture Pericolose è la rubrica di AielloCalabro.Net dove verranno pubblicati i consigli per la lettura raccolti tra le persone della redazione o di utenti che partecipano inviandoci contenuti propri.
23/05/2011
La vicenda della misteriosa morte di Natale De Grazia diventa un fumetto, in uscita per la Round Robin Editrice il prossimo 27 maggio e presentato al pubblico lo scorso 20 maggio a Roma. La graphic novel “Natale De Grazia, le navi dei veleni” (collana Libeccio, in collaborazione con l’Associazione daSud onlus) – che vanta la collaborazione anche del Comitato civico De Grazia di Amantea (Cs) - racconta la storia del Comandante di fregata, morto ufficialmente per un attacco cardiaco durante la notte del 12 e il 13 dicembre del 1995.
12/08/2010
Di Francesco Cirillo (tratto da Mezzoeuro del 31 luglio 2010)
Successo ovunque per il prof. Pino Aprile autore del libro shock, Terroni, sull'occupazione piemontese nel sud Italia all'indomani della cosiddetta unità d'Italia. Un libro verità che arriva giusto per i 150 anni dall'Unità d'Italia. Un'unità che secondo Aprile non c'è mai stata in quanto il nord d'Italia avrebbe da sempre sfruttato il sud prima per smontargli tutta l'industria già esistente come a Mongiana in provincia di Catanzaro, e poi per sfruttarne la mano d'opera. Sfruttamento che è durato per 150 anni fino ai giorni d'oggi. Basta guardare i dati sull'occupazione lavorativa di tutta Europa.
12/06/2009
Pubblichiamo il testo della prefazione al volume di Gianni Barbacetto "Se telefonando. Le intercettazioni che non leggerete mai più", pubblicato da Melampo Editore. di Roberto Scarpinato, procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo Le vicende emerse dalle intercettazioni in tanti processi hanno messo a nudo una inquietante trasversalità nella gestione di affari poco puliti. Credo che non sia un caso che le intercettazioni siano diventate un punto di attacco fondamentale da parte del mondo politico. Ormai si è costruito un sistema di omertà blindato. Testimoni non se ne trovano più, le poche persone che hanno osato raccontare alla magistratura i misfatti dei potenti hanno dovuto subire una via crucis che non ha risparmiato neanche i loro affetti più personali. Collaboratori di rango sono venuti meno, restano collaboratori che raccontano episodi di criminalità da strada.
Magistrati che osano indagare sui potenti sono sottoposti a procedimenti disciplinari e trasferiti di ufficio con procedure discutibili.
02/06/2009
RUBRICA: LETTURE PERICOLOSE
Perché ha scelto Gianni Chiodi come candidato alla regione Abruzzo, chiedono in quei giorni a Berlusconi. Risposta: “Perché è giovane e bello”.
Il nuovo libro di Concetto Vecchio è un viaggio lungo un anno attraverso l’Italia delle nuove leve incapaci di farsi classe dirigente durante il definitivo trionfo di Silvio Berlusconi. I praticanti avvocati sfruttati negli studi legali, le donne single per sempre, la grande bolla della comunicazione, i “maniaci” delle chat, il Sud dei concorsi pubblici monstre, il talento fatto a pezzi, le fughe all’estero.
Vecchio mette piede a Montecitorio e scopre gli “altri” trentenni, quelliche ce la fanno: le nuove stelle del berlusconismo come Elvira Savino, deputata del Pdl, trentuno anni, che in poche settimane passa da illustre sconosciuta a miss Montecitorio. Un reportage amaro, vivido, pieno di voci e storie, che fotografa il paese reale.
25/05/2009
Di seguito vi proponiamo una breve recesione del libro di Paride Leporace, Toghe rosso sangue.
C'è tutta l'Italietta lacerata dalle mafie e dai veleni, dai terrorismi rossi e da quelli neri, dalla lucida follia del potere. Ci sono vite umane. Esistenze preziosissime, quasi come fossero tutte vissute all'insegna di un destino ineluttabile di morte. E in mezzo, i miracoli. Quelli sempre. Gesta eroiche di uomini che hanno pagato il prezzo di una verità che non era solo di esclusivo interesse personale, ma era il quid di un'intera nazione. «Toghe rosso sangue», sottotitolo «La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia» è ultima fatica di Paride Leporace, giornalista e autore di reportage su alcuni tra i più eclatanti casi di nera all'italiana, nonchè direttore di frontiera nella remota Lucania delle Mafie invisibili. Il libro, si legge tutto d'un fiato. Perché l'ansia di sapere già come va a finire viene travolta, immediatamente, dallo speranzoso desiderio che finisca in modo diverso.
02/01/2009
Ho letto questo libricino di 145 pagine qualche anno fa e benché possa sembrare datato (edito Edizioni Laterza nel 2003) l'argomento conserva una estrema attualità. Vi porterà a vedere la nostra terra e gli eventi che l'hanno riguardata negli anno '80 sotto una nuova luce.
Danilo Amendola
Abolire il Mezzogiorno
di Gianfranco Viesti
Il problema dell’Italia è il Mezzogiorno Ma perché il Mezzogiorno è un problema? Contrariamente a quello che molti pensano, non è la terra della miseria e del sottosviluppo: il suo cittadino medio fa parte del 15% più ricco del mondo. Certo, all’interno del Sud vi è una fascia di popolazione che è povera; la povertà italiana, che è in misura rilevante povertà meridionale, è un problema serio; ma non è vero che in media le famiglie del Sud sono povere. Gli uomini e le donne che nascono al Sud hanno una speranza di vita del tutto simile a quella media italiana ed europea; anche se qui, la mortalità dei bambini durante il primo anno di vita è un po’ maggiore rispetto alla media nazionale ed europea. Ma d’altra parte una durata media della vita simile nasconde cause di morte diverse; al Sud si muore molto meno per suicidio, rispetto al Centro-Nord e ancor meno in confronto ai paesi nordeuropei. E al Sud si nasce di più; i tassi di natalità sono decisamente più alti che nel Centro-Nord, e più simili a quelli medi europei. I ragazzi meridionali vanno disciplinatamente a scuola: l’evasione dell’obbligo scolastico è ormai molto ridotta. Stiamo parlando degli indicatori più importanti dello sviluppo umano: speranza di vita, sanità, istruzione. Il quadro, seppur con diverse criticità, non è certo catastrofico. Eppure è noto a tutti che il Mezzogiorno è un problema.
27/12/2008
“Il potere non è nel Consiglio comunale di Palermo. Il potere non è nel Parlamento della Repubblica. Il potere è sempre altrove. Lo stato per me è la Costituzione e la Costituzione non esiste più.”
Leonardo Sciascia
Non è vero che la mafia è quella che si vede in tv, e che i corrotti e i criminali sono una malattia della nostra società. Qui, in Italia, la corruzione e la mafia sembrano essere costitutivi del potere, a parte poche eccezioni (la Costituente, Mani pulite, il maxiprocesso a Cosa nostra). Ricordate il Principe di Machiavelli? In politica qualsiasi mezzo è lecito. C’è un braccio armato (anche le stragi sono utili alla politica del Principe), ci sono i volti impresentabili di Riina, Provenzano, Lo Piccolo, e poi c’è la borghesia mafiosa e presentabile che frequenta i salotti buoni e riesce a piazzare i suoi uomini in Parlamento. Ma il potere è lo stesso, la mano è la stessa.
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