I "Democratici per Amantea" esprimono grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio comunale, della proposta di deliberazione inerente “la bonifica del fiume Oliva e la costruenda discarica di Lago” presentata dal consigliere Vincenzo Pugliano.
E’ stata scritta una pagina davvero importante per la storia della città; ora auspichiamo che dopo Amantea e Aiello anche gli altri comuni del comprensorio si esprimano in merito, gettando finalmente le basi per una programmazione seria e collegiale delle politiche ambientali. Se oggi si discute della bonifica del Fiume Oliva e della costruenda discarica è perché evidentemente, in passato, non c’è stata la giusta attenzione su questi temi da parte della politica. Ed è giusto ricordare che lo strappo del “velo di maya”, che ne ostacolava l’acquisizione di consapevolezza, si è reso possibile grazie al lavoro prezioso ed instancabile del comitato civico “Natale De Grazia”, dei cittadini scesi in piazza e naturalmente della Procura di Paola.
Ora non è più il tempo del minimizzare e nascondere i problemi reali, ma è necessario richiedere con forza la bonifica e difendere la comunità dalla realizzazione di opere, come la discarica di “Cozzo Giani, che aggraverebbero ulteriormente la situazione. I fondi per la “Tutela e Risanamento Ambientale” vanno utilizzati per le bonifiche e per investimenti nella raccolta differenziata spinta. Perché il tempo delle discariche è davvero tramontato. Auspichiamo, pertanto, che tutte le forze politiche e sociali si mobilitino seriamente per richiedere l’inserimento della vallata del fiume Oliva tra i siti ad alto rischio, che necessitano di bonifica, e per ottenere lo stanziamento dei fondi necessari.
Le prossime agende amministrative non possono che prevedere investimenti in politiche volte a creare percorsi virtuosi di smaltimento dei rifiuti, compatibili con il rispetto dell’ambiente. Perseguendo si il principio enunciato dalla regione di autosufficienza, ma declinandolo attraverso una raccolta differenziata spinta ed impianti di separazione, lavorazione e riconversione del rifiuto. Cercando di perseguire nel lungo periodo il completamento del ciclo dei rifiuti “in loco” capace di accrescere il tessuto economico, sociale e lavorativo del comprensorio e nello stesso tempo garantendo alle future generazioni un ambiente salubre.
Comune di Amantea (Cs)
Deliberazione Consiglio Comunale
approvata all’ unanimita’ in data 13 febbraio 2014
Premesso
Che il Comune di Lago (CS) intende realizzare nel proprio territorio una discarica di “rifiuti speciali non pericolosi” di capienza pari a 400 mila metri cubi con annesso impianto di biogas, in località “Cozzo Giani”, a monte della Vallata del fiume Oliva (vallata che confina territorialmente con il Comune di Amantea);
Che in località Giani insistono già due vecchie discariche sature che insieme alla Vallata del fiume Oliva sono state già esposte ad un inquinamento elevato e che necessitano di essere bonificate e non ulteriormente danneggiate;
Che le somme per la realizzazione di questa discarica arriverebbero da un A.P.Q. “Tutela e Risanamento Ambientale per il territorio della Regione Calabria" - il cui investimento è di 4.930.00,00 derivanti da fondi CIPE e 1.060.000,00 da fondi privati - che dovrebbero finanziare opere pubbliche utili ed innovative e non opere per le quali siamo già stati “condannati” dall’Unione Europea;
Considerato
Che la vallata del Fiume Oliva è stata oggetto di un inquinamento spropositato dovuto allo smaltimento di circa 140 mila metri cubi di materiali tossici e nocivi, come denunciato dalle relazioni tecnico scientifiche dell’Arpacal, dell’Ispra e dalle indagini condotte dalla Procura di Paola che hanno portato all’instaurazione di un procedimento penale, in cui il nostro Ente si è costituito parte civile;
Che la “Relazione preliminare sulla valutazione del danno ambientale” dell’Ispra - depositata in sede giurisdizionale nel procedimento penale 2210/08 R.G.N.R. – evidenzia la contaminazione delle falde acquifere e contiene dati allarmanti circa le ipotesi di danno - quantificando il costo della bonifica pari a circa 21 milioni di euro;
Che l’illecito interramento dei rifiuti ha determinato una serie di gravi danni ambientali attuali e temporanei, rappresentando oggi una permanente fonte di rischio di aggravamento e di estensione della contaminazione evidenziando la necessità dell’Istituzione del Registro Tumori che questo Ente ha più volte sollecitato all’ASP di Cosenza e alle autorità competenti (delibera di Consiglio N°84 del 23/12/2011);
Ritenuto
Che dopo quindici lunghi anni di commissariamento per emergenza ambientale - costati notevolmente in termini economici alle Amministrazioni locali e quindi ai contribuenti - non possono produrre scelte volte a “tamponare” per qualche anno l’emergenza, con ulteriori costi ambientali e senza investire con convinzione nella “raccolta differenziata spinta” su base regionale, per cercare di risolvere il problema dei rifiuti in Calabria;
Che la Regione Calabria è a conoscenza della grave situazione della Valle del fiume Oliva, ma inspiegabilmente l’area continua ad essere esclusa dallo stanziamento dei fondi necessari per la bonifica, nonostante queste Ente - insieme ai sindaci dei Comuni di Aiello Calabro, Serra d’Aiello e San Pietro in Amantea - ha scritto più volte al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Ambiente dissentendo dalle scelte fatte dal Dipartimento regionale Politiche Ambientali e ribadendo con fermezza la priorità e il diritto alla necessaria bonifica dell’area del Fiume Oliva;
Visto
Lo Statuto Comunale;
Il Regolamento del Consiglio Comunale;
Il T.U.E.L. n°267/2000 del 18/08;
Dato Atto
Dell’avvenuta acquisizione del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica, espresso dal responsabile del servizio interessato, ai sensi dell’art. 49 comma 1 del D.Lgs. 18.8.2000, n°267 (TUEL);
Che, nella fattispecie, non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto la presente non comporta alcun impegno di spesa né diminuzione di entrate;
DELIBERA
1. La NARRATIVA che precede forma parte integrante e sostanziale della presente proposta di deliberazione;
2. Ad IMPEGNARE questo Ente:
a) ad avviare tutte le procedure istituzionali ed amministrative al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini ed il patrimonio naturalistico ed ambientale ed evitare la realizzazione di opere che potrebbero ulteriormente aggravare lo status di un’area già tristemente danneggiata;
b) ad investire in politiche istituzionali volte a creare percorsi virtuosi di smaltimento dei rifiuti compatibili con il rispetto dell’ambiente, cercando nel lungo periodo di perseguire il completamento del ciclo dei rifiuti in loco attraverso una raccolta differenziata spinta ed impianti di separazione, lavorazione e riconversione del rifiuto capaci di accrescere il tessuto economico,sociale e lavorativo del comprensorio e garantire anche un risparmio per i contribuenti;
3. Di RICHIEDERE ALLE AUTORITA’ successivamente indicate:
a) di non investire fondi comunitari, nazionali o regionali in opere - come la discarica di cui in oggetto - che potrebbero ulteriormente danneggiare un’intera area che necessita, invece, di essere bonificata e danneggiare altresì l’immagine di un intero comprensorio a vocazione turistica -commerciale e le risorse paesaggistiche e naturalistiche;
b) di procedere all’inserimento del Fiume Oliva, già dotato di piano di caratterizzazione, tra le aree che necessitano di urgente risanamento con relativo stanziamento dei fondi necessari all’ormai improcrastinabile bonifica;
c) di conoscere lo stato di attuazione del Registro Tumori da parte dell’ASP di Cosenza ed i dati statistici dell’incidenza tumorale nel Comune di Amantea (con annesso studio epidemiologico) con particolare riguardo alle aree limitrofe del bacino idrografico del Fiume Oliva, già sollecitata con la delibera di consiglio n°84 del 23/12/2011;
4. Di Rimettere la presente a:
a) Al Ministro delle politiche Ambientali
b) Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, nella qualità di Commissario Ad Acta per la Sanità;
c) All’Assessore Regionale all’Ambiente;
d) Al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza;
e) Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione ASP Cosenza
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