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Sei in /Aiello Calabro/Aiellesi/La ceramica italiana di Giuseppe Civitelli/mostra per celebrare il ventennale della morte

Le ceramiche di Giuseppe Civitelli. Una mostra, nell'estate 2011, per celebrare il ventennale della morte dell'artista aiellese

Esiste una importante e copiosa produzione artistica del pittore e scultore calabrese Giuseppe Civitelli - del quale oggi ricorre il ventennale della morte - che è praticamente sconosciuta ai più. E che dovrebbe, se l'organizzazione dell'allestimento andrà per il giusto verso e secondo i tempi necessari, essere esposta in una mostra da tenersi la prossima estate in una location di grande suggestione, forse nel cinquecentesco palazzo Cybo-Malaspina di Aiello Calabro (Cs), cittadina dove, nell'agosto del 1907, era nato l'artista.
Ad anticiparne la notizia è la stessa famiglia Civitelli che curerà la mostra con il patrocinio e la collaborazione del comune di Aiello Calabro.
Quella del Civitelli, artista attivo a Roma, in cui aveva vissuto e lavorato come dirigente scolastico sino al 1972 e dove morirà il 30 novembre del 1990, è una produzione che spazia dalla pittura alla litografia, dalle incisioni al disegno. L'espressione d'arte a cui si dedica con maggior passione, a partire dagli anni '50, è però la ceramica. Proprio di recente, alla fine del 2009, un riconoscimento importante alle sue opere, a livello internazionale, gli viene tributato dal successo di una mostra di ceramiche italiane del ‘900 ("Terra Incognita: Italy's Ceramic Revival", il titolo dell'esposizione), tenutasi presso la Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, dove erano presenti ben 6 opere dell'artista calabrese, appartenenti alla Collezione Hockemeyer, una selezione di circa cinquanta opere chiave di sessant'anni della storia della ceramica italiana moderna, dalla fine degli anni '20 alla metà degli anni '80.

Dal 1952 al 1973 partecipa a mostre personali, collettive e concorsi d'arte, riscuotendo notevole successo di critica e ricevendo numerosi premi. Sue opere si trovano nel Museo Internazionale delle ceramiche di Faenza, nel Museo di Roma a Palazzo Braschi, nel Museo Nazionale dell'artigianato di Firenze; e in numerose collezioni private in Italia e all'estero. 

Dal 1973 in poi, pur non partecipando ad alcuna esposizione pubblica, Civitelli continua a lavorare con la ceramica e soprattutto nel campo della grafica. Ora, grazie all'allestimento che si sta programmando per l'estate 2011, una parte dell'ultima produzione artistica potrà essere conosciuta ed apprezzata dal pubblico e dalla critica calabrese.

 

Bruno Pino
30/11/2010
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