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Lettera di protesta del Presidente RossiAIELLO CALABRO – Al presidente Rossi, ai dirigenti, ai giocatori e a tutti gli aficionados della SS. Aiello Calabro non è andata proprio giù la sospensione della partita con la Giovanile Fronti che si stava giocando fuori campo a Lametia Terme e che si stava meritatamente vincendo per tre reti ad una. Quello che alla compagine aiellese è sembrato un brutto pasticcio consumatosi nel pomeriggio di S. Martino, ha determinato la reazione del patron Rossi che la sera stessa dell’11 novembre scorso ha preso carta e penna e scritto al presidente della Lega Nazionale Dilettanti del Comitato Regionale calabrese ed a quello del Comitato Provinciale, oltre che, per conoscenza, a tutte le altre squadre del girone C di seconda categoria. «Con la presente – scrive Rossi – la SS. Aiello Calabro avanza formale reclamo contro la decisione presa dall'Arbitro Sig. Pescatore, ritenendo che la propria Società sia stata defraudata da un risultato positivo quasi acquisito». Nella lettera Rossi elenca i fatti che hanno indotto la SS. Aiello Calabro a protestare. «Alla fine del primo tempo – racconta - quando il risultato era sull’1 a 3 (Giovanile Fronti 1 - S.S. Aiello Calabro 3), un loro dirigente si recava con fare furtivo nello spogliatoio del Sig. Arbitro. Dopo otto minuti della ripresa, lo stesso arbitro sospendeva la partita per un presunto suo infortunio. Noi della Società Sportiva Aiello Calabro – incalza il patron - riteniamo invece che l'arbitro sia stato minacciato durante l'intervallo dai dirigenti della Giovanile Fronti, poiché alcuni nostri giocatori e dirigenti, in particolare quelli autorizzati ad accompagnare la squadra in campo, hanno sentito quello che si dicevano i dirigenti ed i giocatori all'uscita dagli spogliatoi. Per di più, ad avvalorare il nostro pensiero sull’accaduto, un giocatore della Giovanile Fronti, dopo il triplice fischio finale, si è lasciato scappare le seguenti parole ‘hai visto che ci sono riusciti’». Sin qui, i fatti secondo il dirigente della squadra rossoblù. A chiusura della missiva alla Lega invece, Rossi passa alle richieste, sollecitando che per la Società «venga convalidato il risultato o la vittoria a tavolino per 0-3 o quantomeno, se la partita si dovesse ripetere, iniziare la gara dall'ottavo minuto del secondo tempo con il punteggio di 3 ad 1 a favore della S.S. Aiello Calabro. Richiedendo fin da ora, un Arbitro di categoria superiore, un Commissario di campo e la presenza delle Forze dell'Ordine. In caso contrario, la nostra squadra – promette Rossi - non scenderà in campo». Ed aggiunge ancora che: «se si dovessero verificare altri episodi del genere, il sottoscritto, a malincuore, ritirerà la squadra dal campionato, facendosi sentire anche, se necessario, a livello nazionale». Bruno Pino17/11/2006 |
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