CALABRIA - La società Ignazio Messina & C. - Messina Linee - allunga ancora la propria lista dei querelati per via di dichiarazioni riguardanti - ipotizziamo - le vicende delle Jolly Rosso, motonave dell'armatore misteriosamente spiaggiata ad Amantea nel 1990. Ricordiamo che, qualche mese fa, la società armatrice, aveva querelato il Presidente del Comitato Civico "Natale De Grazia". Oggi, ipotizziamo per motivi simili, i querelati sono due esponenti del Partito di Rifondazione Comunista, i quali si sono battutti al fianco dei cittadini chiedendo la verità riguardo alle vicende legate alla motonave "Rosso" e ad altre navi ed affondamenti sospetti. Segue il comunicato stampa della segreteria regionale del PRC.
D.A.
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COMUNICATO STAMPA
Ci sono le verità giudiziarie e ci sono le verità storiche. Spesso le prime sono l’esatto contrario delle seconde. Lucio Cortese e Francesco Saccomanno sono stati denunciati per diffamazione dalla società armatrice della nave Jolly Rosso. La magistratura stabilirà se le loro affermazioni sono sanzionabili oppure no, ma per noi come per tutto il popolo calabrese, Cortese e Saccomanno non sono colpevoli proprio di un bel niente. I calabresi non hanno bisogno delle sentenze della magistratura per farsi un’idea chiara e precisa di una verità storica incontrovertibile: le navi dei veleni sono una tragica realtà e i responsabili dei traffici hanno nomi e cognomi ben noti. Il resto è “fumus”, talvolta “persecuzionis”.
A Cortese e Saccomanno esprimiamo solidarietà, ma siamo sicuri che la denuncia si sgonfierà come un pallone bucato. Rimarrà l’onta di aver dovuto subire oltre il danno anche la beffa, insieme ai calabresi che oltre a farsi carico di tutto questo schifo rischiano pure le querele.
6/3/2013
Rocco Tassone - Segreterio regionale Partito Rifondazione Comunista