|
Sei in: Rubriche/Franco Pedatella/Neve, grande maestra
Neve, grande maestra! Arrivata in quantità tale da far capire al popolo italiano come stanno realmente le coseNon voglio dare l’impressione di essere masochista, ma se la neve che è arrivata, come del resto fa ogni anno (per chi “ha sale nel cervello”), è in quantità tale da far capire al popolo italiano come stanno realmente le cose, mi sento di dire che, almeno per una volta, è la benvenuta. In realtà, al di là delle ridicole polemiche tra il sindaco di Roma ed il capo della Protezione Civile, il problema è al di là del disagio romano: uno Stato serio (o qualunque organismo istituzionale) si attrezza ad un livello nettamente superiore a quello che “storicamente” è il “livello di guardia” delle calamità e delle emergenze verificatesi o che si possono verificare. Così fa nel suo piccolo anche il comune padre di famiglia dotato di un minimo di buon senso. Ma, se chi governa presenta continuamente nelle parole lo Stato come un “grande ladrone che mette le mani nelle tasche dei cittadini”, allora il messaggio è quello che va in direzione di uno Stato che deve essere “disarmato”, vorrei dire disattrezzato, e di un modello di società in cui ci sia “meno Stato”. Pensate: la neve ha bloccato un intero Paese. È impensabile! Inimmaginabile! Di questo passo, quello che è accaduto oggi sulle strade e lungo le ferrovie per la neve, domani accadrà negli ospedali in caso di qualche emergenza; anzi talora, in forma transitoria, accade già. I treni non hanno personale sufficiente, i binari delle ferrovie non vengono ispezionati, gli autobus non sono forniti di catene e di gomme antineve, le strade non vengono curate, gli ospedali non hanno sufficienti medici né personale ausiliario, le scuole sono in smobilitazione per “dimagrimento dei contenuti” e per insufficienza di insegnanti e di personale degli uffici. Se non c’è lo Stato, il cittadino oggi deve spalare la neve da solo e rimane bloccato nei treni, domani dovrà fare da sé anche di fronte ad un’emergenza più grossa quale può essere un’epidemia. Lo sappia questo popolo, che dal ruolo di popolo colto e maestro di civiltà è passato a quello di massa di creduloni, ammaliati dal primo venditore di fumo che passa, incapaci di collegare logicamente due nozioni o due concetti! In una scuola seria, dell’alunno che non sa collegare si dice che è privo di senso logico e non viene promosso. Ecco perché, allora, forse c’è bisogno della neve come maestra capace di non farlo bocciare! Cleto, 5 febbraio 2012 Franco Pedatella 06/02/2012 16:09:06 |
|
||||||||
AielloCalabro.Net® - Copyright 2004-2005 - all Right reserved
|