Cosenza, 16 dic - ''La legalita' e' un'urgenza del nostro tempo e si carica, soprattutto nella nostra regione, di ulteriori e piu' profondi significati. Ai fattori tradizionali che minano frequentemente la giustizia e la convivenza civile, se ne aggiungono altri, anch'essi pericolosi e diffusi. Siamo chiamati a contrastare la 'ndrangheta e le mafie che condizionano pesantemente il nostro vivere quotidiano, ma con altrettanta determinazione, siamo chiamati a combattere l'assenza di valori, l'indifferenza e il cinismo, la caduta della morale, l'affievolirsi del senso civico e dell'appartenenza''. Lo ha detto il Presidente della Commissione del Consiglio regionale della Calabria contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro', intervenendo alla manifestazione promossa dall'istituto comprensivo di Aiello Calabro, nell'ambito del progetto PON: ''Legali al Sud: un progetto per la legalita' in ogni scuola''.
''La legalita' - ha proseguito il consigliere regionale - e' prima di tutto il rispetto e la pratica quotidiana delle leggi, ma in un contesto di convivenza civile e appartenenza ad una comunita', il termine non puo' non declinarsi in ulteriori pratiche. E' innanzitutto una scelta, politica e sociale, che implica anche limitazioni alle liberta' personali se sono necessarie ad assicurare la convivenza civile, la pace e l'esercizio dei diritti da parte di tutti.
La legalita' e' dire ''no'' a tutte le mafie e alle forme diffuse di sopruso, arroganza e ingiustizia, ma e' anche la solidarieta' verso i concittadini piu' bisognosi, l'accoglienza dello straniero, la partecipazione attiva ai processi della comunita' di appartenenza. Solo cosi' educare alla legalita' diventa vivere insieme in liberta', giustizia e pace tra gli uomini. La scuola - ha concluso Magaro', complimentandosi con i docenti per l'iniziativa - si fa carico dell'educazione degli studenti in un contributo fattivo alla promozione di giovani generazioni, cittadini di domani, ma il dovere di promuovere la costruzione di una societa' piu' giusta ed equa spetta a ciascuno di noi, sia singolarmente che attraverso le istituzioni e gli enti di appartenenza''.
Fonte: Asca.it