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Il CICAP controlla le previsioni astrologiche 2005Avevano previsto nuove scoperte sulla mitica Atlantide. Avevano visto calamità a Los Angeles e a Washington. Si sarebbero dovute trovare prove della reincarnazione e George W. Bush avrebbe riacquistato credito e consenso negli USA... Le stelle parlano, secondo gli astrologi. Ma se parlano, viene da pensare che lo facciano esprimendosi in una lingua incomprensibile soprattutto, a quanto pare, agli stessi esperti di stelle. Siamo nell’anno del Sagittario, come dice Paolo Fox, o in quello dell’Acquario, come sostiene Branko? Anche quest’anno la rivista Scienza & Paranomale pubblicata dal CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, ha raccolto le affermazioni fatte da astrologi e veggenti. Lo scopo è verificarle alla fine dell’anno, per cercare di capire quanto siano in grado di prevedere il futuro con le loro tecniche. «È dalla sua fondazione nel 1989 che il CICAP compie queste verifiche di fine anno» dice Massimo Polidoro, psicologo e scrittore, segretario del Comitato. «Di solito, le previsioni fatte all’inizio dell’anno vengono rapidamente dimenticate, e quindi le capacità degli astrologi non vengono mai messe veramente alla prova. Il CICAP lo fa e anche stavolta, come sempre finora, il risultato è deludente». La maggior parte delle previsioni rese note da maghi, sensitivi o sedicenti medium sembra appartenere a un dominio ben diverso da quello relativo alle stelle e alle loro presunte influenze sul nostro pianeta. Sembrano piuttosto profezie elaborate sulla base del buon senso, con un occhio di riguardo all’attualità e al calcolo delle probabilità. «Chiaramente questa non è una vera ricerca scientifica» puntualizza Stefano Bagnasco, fisico all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e coordinatore del Gruppo di Studio sull’Astrologia del CICAP. «Piuttosto è un’inchiesta giornalistica realizzata allo scopo di attirare l’attenzione del pubblico e dei media sul fatto che raramente le affermazioni degli astrologi sono messe alla prova. D’altronde, anche i numerosi lavori scientifici che esaminano le affermazioni degli astrologi portano alla stessa conclusione: l’astrologia non serve a prevedere il futuro. Basta leggere quanto è raccolto nel sito web www.cicap.org/astrologia per rendersene conto». Peter Van Wood prevede donne dominanti nella politica e nell’industria, vede una maggiore tolleranza nei confronti degli immigrati, e consacra l’inglese come nuova lingua universale. Il celebre e simpatico astrologo olandese sembra “affiancarsi” a una linea di tendenza il cui percorso è tracciato da anni, e si esprime in termini del tutto generici e cauti. Secondo “Barbanera”, l’Asia vedrà nella Cina il suo traino principale, e lo stesso astrologo prefigura uno scenario tesissimo nei paesi mediorientali. Secondo Bashir, Giuseppe e Maria Forliti, dalle righe della rivista Astra, avremmo dovuto avere attentati clamorosi con armi di distruzione di massa. Si tratta di eventi così improbabili e di difficile previsione, a tutto il 2004? Pare più che altro che la vera abilità degli astrologi risieda nel saper cavalcare (non sempre, come tra poco vedremo) l’onda, ed esibirsi in premonizioni alquanto scontate e banali. Inoltre, vi sono anche vaticini per così dire “ricorrenti”, che ogni anno fanno capolino tra i messaggi inviati dalle stelle sulla Terra. Si dovrebbero infatti avere ciclicamente periodi positivi e negativi in un po’ tutte le istituzioni, dalla Comunità Europea, agli Stati Uniti, fino ad arrivare alla nostra Italia: ma tutto questo lo si può facilmente intuire anche senza avere un filo diretto con le stelle. «Fare previsioni banali o scontate, in modo che difficilmente possano essere veramente sbagliate, è una delle tecniche più usate dagli astrologi» spiega ancora Bagnasco. «In questo modo qualcuna sarà per forza più o meno azzeccata, e verrà ricordata, mentre le numerose altre, sbagliate, saranno più facilmente dimenticate». Ma al di là di ciò che le stelle possano avere effettivamente suggerito, ciò che lascia stupiti è cosa le stelle non riescano a prevedere. I tragici attentati di Londra, i terremoti in Iran e Pakistan, i cicloni negli USA, i decessi del calciatore George Best e del principe Ranieri di Monaco. Eventi significativi, alcuni anche dai risvolti drammatici, che hanno coinvolto migliaia di persone. Possibile che fenomeni di tale portata sfuggano alle pur millantate straordinarie qualità profetiche degli astri? In politica internazionale, anche per quest’anno, i corpi celesti si sono sbizzarriti. Grazia Bordoni, sulla rivista Sirio, prevedeva una ripresa delle quotazioni personali di Tony Blair e un 2005 dai contorni positivi per Bush, il quale avrebbe dovuto vedere aumentare la propria popolarità: sappiamo bene, in realtà, quali siano le reali condizioni dei due paesi anglosassoni in questione. E che dire di Bin Laden? Sulla rivista Astra si scontrano i pareri di diversi astrologi: Giuseppe sostiene che sia morto tra le braccia del Mullah Omar; secondo Bashir e Maria sarebbe vivo e si sposterebbe continuamente; Bashir afferma che si trovi in Sudan o Somalia, mentre Maria Forliti sostiene che dopo varie peregrinazioni in terra africana, sia tornato in Afghanistan. Lo stesso Bashir, con una chicca finale, afferma di essere convinto che non sarà trovato, ma sarà lui a mostrarsi. Anche sulla morte di Karol Wojtyla se ne sono dette molte. Sempre a detta di Bashir e Maria Forliti (particolarmente attivi), papa Giovanni Paolo II sarebbe rimasto in vita. Avrebbero fatto meglio ad associarsi al gran numero di astrologi che, da qualche tempo a questa parte, prevedevano ogni anno la morte dell’anziano pontefice, certi di arrivare prima o poi all’appuntamento. Passando alla situazione italiana, Grazia Bordoni afferma che Silvio Berlusconi avrebbe passato un 2005 “amichevole”. Una maggioranza spaccata e processi che continuano ad essere attivi sono elementi abbastanza amichevoli? E dove sono i tanto temuti rigurgiti di nazionalismo estremo e di xenofobia “visti” da “Barbanera”? Anche la scienza ha deluso le aspettative degli astrologi. Titano, un satellite di Saturno, avrebbe dovuto ospitare forme di vita. Una miniera sulla Luna avrebbe dovuto portare a nuove indagini sulla crosta e sul suolo. E i nostri bambini, finalmente, sarebbero stati protetti da braccialetti computerizzati. Tutto questo, e molto altro, secondo Peter Van Wood. L’economia italiana avrebbe dovuto godere di un 2005 molto, molto positivo, secondo “Branko”, che ha espresso la sua opinione tanto in televisione (Domenica In), quanto su Panorama. Avremmo finalmente potuto parlare di ripresa economica. La pensavano così anche Orietta Vittori e Luana Brilli, dalle colonne della rivista Stop. Ma la realtà dei fatti ci dice che oggi più che mai ci troviamo in una fase di profonda ristagnazione. Sempre Van Wood prevedeva anche, per il 2005, un decisivo aumento dell’utilizzo di energia solare ed elettrica, al posto di petrolio, carbone e uranio. Ma non si cimentano solo “professionisti” del settore nel fare profezie. La rivista Nexus ha dato ampio spazio, poco meno di due anni fa, ai racconti di un certo John Titor, un viaggiatore del tempo arrivato direttamente dal 2036. Secondo costui, l’anno che va a concludersi avrebbe visto il sorgere di una guerra civile negli Stati Uniti d’America. Ma possibile che non si trovi un astrologo davvero bravo? «Il CICAP è sempre desideroso di tentare nuove sperimentazioni» concludono Polidoro e Bagnasco, «sarebbe per tutti noi una grande soddisfazione trovare qualcosa di interessante. Purtroppo, dopo i primi risultati negativi è sempre più difficile trovare astrologi disposti a collaborare a una sperimentazione adeguatamente controllata; saremo perciò ben lieti di prendere in considerazione proposte in questo senso. Ricordiamo, infatti, che è anche possibile fare domanda per concorrere al Premio Randi: un milione di dollari in palio per chi riuscirà a dimostrare di poter fare previsioni serie e controllabili del futuro». Non si poteva chiudere senza citare l’onnipresente Nostradamus: la Stampa riporta in data 19 Aprile, ovvero oltre due settimane dopo la morte di Giovanni Paolo II, una previsione dell’esperto Luciano Sampietro, secondo cui una quartina del medico e veggente francese avrebbe visto in Marco Cè, Patriarca emerito di Venezia, il successore alla guida della Chiesa. E non dimentichiamoci dello tsunami, indubbiamente l’evento più tragico e devastante di tutto il 2004. Sebbene sia avvenuto oltre un anno fa e non sia una notizia fresca, è importante rimarcare come nessuno l’avesse previsto. A meno che in questi ultimi scampoli di 2005 non avvenga un cambiamento drastico in Portogallo e non si trovino le cure per cancro, diabete e AIDS, anche per quest’anno le stelle non avranno fatto una buona figura. fonte CICAP03/01/2006 |
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