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Accordo Ruini-Moratti: comunicato stampa dell’UAAR
Il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, e il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), cardinale Camillo Ruini, hanno firmato oggi l’Accordo sugli obiettivi specifici di apprendimento della religione cattolica nella scuola secondaria di secondo grado. L’atto, che segue la ratifica di quello del 2003 relativo alla scuola dell’infanzia e quella primaria, completa l’inserimento pieno dell’insegnamento della religione cattolica nella riforma degli ordinamenti scolastici. Forse in Italia non c’è più una Religione ufficiale, cosa
che sarebbe in contrasto con la Costituzione, ma evidentemente esiste una confessione
di Stato che permette alla controriforma in atto di minare ancor più
la nostra democrazia. Non basta neppure che l’intera comunità si accolli le spese dell’orientamento delle coscienze come accade in ogni regime statalista e totalitario. No, il ministro Moratti, dopo aver prevaricato i diritti dei legittimi aspiranti che hanno superato regolari concorsi per l’insegnamento nella scuola pubblica, ora si preoccupa che i suoi privilegiati, protetti e prescelti dalle curie, siano anche in grado di insegnare! Infatti «Dopo aver sottratto alla precarietà gli insegnanti di religione - ha concluso Moratti - ci attendono nuovi impegni per la valutazione e la formazione in servizio di questi insegnanti e per la revisione, alla luce della riforma degli ordinamenti e dell’intesa tra autorità scolastica e Cei, per quel che riguarda i titoli di studio necessari a insegnare questa materia nelle scuole pubbliche». È una confessione in piena regola sull’incompetenza dei nuovi assunti e tanto più paradossale in quanto, sempre parole della Moratti, «La cultura nel nostro Paese è profondamente intrisa di significati e simboli religiosi, escludendo i quali sarebbe incomprensibile gran parte del nostro patrimonio letterario, artistico e filosofico». Già, perché gli insegnati di lettere, storia dell’arte
e di filosofia oggi in servizio non sono all’altezza dell’incompetenza
dei privilegiati neoassunti. O magari non sono ricattabili e licenziabili come
avviene per i prescelti curiali. Ma contro questi rigurgiti controriformisti l’UAAR non può che farsi portavoce presso tutti i cittadini laici denunciando i continui soprusi e privilegi che inquinano quanto rimane della nostra democrazia. Quali altre bassezze clericali dovremo ancora attenderci di qui alla fine della legislatura? Unione Atei e Agnostici RazionalistiLunedì 10 e martedì 11 ottobre Margherita Hack, astrofisico di fama internazionale e membro del comitato di presidenza dell'UAAR, è stata ospite all'Unical per parlare di scienza e in particolare di Universo, di altri pianeti e di vita. Nel pomeriggio di martedì la Hack ha partecipato ad un incontro, svoltosi a Cosenza e organizzato dall'UAAR, durante il quale ha esaminato, partendo dalla sua esperienza personale di scienzato, la questione religiosa che investe l'italia, Stato costituzionalmente laico ma nei fatti pesantemente confessionale.
15/10/2005 |
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