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L'ultima frontiera del wiriless: Wi-MaxEcco l'ultima frontiera del wiriless: un nuovo sistema
di trasmissione che utilizza una frequenza militare
Wi-Max, il senza fili diventa super un'antenna per web, tv e telefonoSviluppata da Intel e da consorzio d'aziende di telecomunicazioniSperimentata su una piattaforma petrolifera al largo di Siracusa SIRACUSA - La rivoluzione delle telecomunicazioni parte da qui, dalla più grande piattaforma per l'estrazione petrolifera italiana del Mediterraneo, la Vega-Alpha, della Edison, al largo della costa siciliana, dodici miglia marittime a sud di Siracusa. Il suo nome è Wi-Max, una tecnologia sviluppata da Intel e da un vasto consorzio di aziende del settore telecomunicazioni, e che ha cambiato la vita dei 25 dipendenti della società per l'energia italo-francese fino a ieri praticamente isolati dal resto del mondo, per tutta la durata del loro turno lavorativo, a bordo della piattaforma. Una rivoluzione a basso costo (un millesimo e forse anche di più) rispetto alla tradizionale comunicazione via telefonia cellulare, uno standard mondiale che entro il 2007 porterà questo sistema anche sui veicoli in movimento, nei telefonini di nuova generazione, sui computer portatili e sui palmari e che arriverà anche nelle abitazioni private fornendo, contemporaneamente e senza problemi di sovrapposizioni o di saturazione, Internet, video, voce e trasmissione dati senza dipendere da cavi, doppini telefonici, fibre ottiche e gestori unici di telefonia fissa. La prima applicazione concreta "made in Italy" di questa tecnologia ha visto la partecipazione di colossi mondiali come Intel, aziende multinazionali come la Edison e un piccolo Internet Service Provider locale, VideoBank, presente nella Sicilia Orientale, che ha scelto la comunicazione wireless come suo principale business. Cos'è il Wi-Max e cosa si fa con esso? Il sistema è un'evoluzione del "Wi-Fi", la tecnologia wireless che consente oggi di collegarsi a Internet con il proprio computer portatile all'interno di aree delimitate (tipicamente un ufficio o un'abitazione) senza dover connettere fisicamente l'apparecchio ad un modem: la trasmissione avviene attraverso onde radio. Il Wi-Max ha esteso la distanza nella quale è possibile connettersi "senza fili" ad Internet (fino a 50 km, ma con pochi ripetitori si può raggiungere qualunque località), ma soprattutto ne ha esteso la velocità di trasmissione (teoricamente fino a 7,5 volte quella attualmente disponibile su fibra ottica) e la larghezza di banda, cioè lo "spazio virtuale" su cui possono viaggiare le informazioni. Il tutto, però, ad un costo irrisorio rispetto ai tradizionali sistemi. Sulla piattaforma petrolifera Vega-Alpha, il Wi-Max viene utilizzato per trasmettere e ricevere i dati relativi all'estrazione del greggio, alle condizioni d'esercizio dell'impianto e, contemporaneamente, per tutte le comunicazioni telefoniche con la terraferma. Inoltre, il sistema sovrintende anche alle comunicazioni di servizio con la nave-cisterna ancorata a 300 metri dalla piattaforma e con la nave-appoggio che fa la spola con la terraferma. Ma c'è di più: sempre in simultanea con le altre attività, i dipendenti possono navigare su Internet, ricevere e trasmettere la propria posta elettronica, collegarsi in video e in voce con le famiglie a casa e ricevere anche quei canali televisivi e radiofonici non captabili attraverso le antenne tradizionali. Un sistema analogo è in corso di installazione sul Monte Rosa per le comunicazioni con i rifugi e i paesi sottostanti, mentre sull'Etna, una "rete" wireless similare monitorizza e trasmette i dati in tempo reale sull'attività vulcanica. fonte: La Repubblica24/07/2005 |
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