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IPG, appello a LoieroIPG, appello a Loiero dagli operatori economici aiellesiAIELLO CALABRO – La vicenda umana che accomuna ospiti e dipendenti del Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello, è oggetto della solidarietà e della vicinanza provenienti un po’ da tutte le comunità del Comprensorio. In queste ore forse decisive per il futuro dell’Istituto fondato da don Giulio Sesti Osseo, le iniziative solidali sono davvero tante. Non ultimo un gruppo appena nato su Facebook che si chiama “Noi figli dell’Istituto Papa Giovanni XXIII”. Tra le attestazioni di vicinanza registriamo un accorato appello da parte degli operatori economici di Aiello Calabro, cittadina che conta tantissimi lavoratori che operano presso la struttura serrese. “Caro presidente – scrive Bruni a Loiero – è ora che lei intervenga seriamente ed efficacemente su una questione che conosce benissimo e per la quale ha sempre dato garanzie. Ora è il momento – si legge in una nota stampa – di intervenire seriamente, ma con i fatti, e non con le sue belle parole che non servono a niente. Altrimenti – aggiunge ancora Bruni – lei sarà responsabile di tutte le conseguenze che possono scaturire. Perché, se si proverà a togliere gli ospiti, non solo gli esasperati dipendenti saranno disposti a fare da scudo umano, ma anche noi operatori economici del territorio, lo scrivente in primis”. “Mi auguro – conclude – che non se ne esca fuori con il fatto che non ci sono i fondi per sostenere l’IPG, poiché da quello che si legge sulla stampa, i soldi per spostarli in altre strutture ci sono. Quindi, se si trasferiscono gli ospiti noi lo considereremo un vero e proprio scippo. E ci adopereremo con tutti i mezzi possibili per opporci”. Bruno Pino05/03/2009 |
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