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Serra. Igp, vertice in prefettura col PmScritto da Guido Scarpino - Calabria Ora 04/03/2009 SERRA - Oggi pomeriggio, intorno alle ore 18, si terrà un vertice operativo presso la Prefettura di Cosenza sul futuro dell’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello. Ai lavori prenderanno parte il prefetto Melchiorre Fallica, il vescovo Salvatore Nunnari, il sostituto procuratore della Repubblica di Paola titolare dell’inchiesta sull’Ipg, Eugenio Facciolla, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Franco Petramala, ed un rappresentante della Fiorile Spa, la società che pochi giorni addietro ha siglato un accordo di massima con la Curia per ristrutturare e prendere in gestione l’istituto di Serra d’Aiello. Il Papa Giovanni, com’è noto, è stato chiuso per tutelare i malati e scongiurare danni strutturali e ulteriori gravi danni economici all’Istituto stesso, atteso l’immobilismo e lo scaricabarile in atto da tempo e che vede in campo politici, amministratori a vari livelli ed altri soggetti coinvolti nella lunghissima vertenza che fino ad oggi non ha mai portato ad alcuna soluzione. Alla luce della chiusura dell’istituto, di conseguenza, il manager dell’Asp Franco Petramala ha organizzato subito un gruppo di esperti per valutare le condizioni di salute di ogni degente al fine di decidere tempestivamente - in base alla patologia - singoli trasferimenti di pazienti in strutture specializzate. Contestualmente a questa soluzione, Petramala ha proposto una “ricollocazione” di personale presso altre sedi, nell’ambito di un bando “ad hoc” di solidarietà stilato dall’Asp di Cosenza per aiutare i lavoratori. Questa soluzione, però, è stata bocciata dai sindacati aziendali per tutta una serie di questioni elencate nei giorni scorsi. E in queste ultime ore non è stato nemmeno possibile trasferire i pazienti dall’istituto ad altre sedi per via dell’occupazione dei dipendenti del Papa Giovanni. Domani pomeriggio, pertanto, il manager dell’Asp Franco Petramala presenterà al prefetto e alle altre autorità presenti al vertice, il piano di trasferimento dei degenti, che potrà essere operativo in 24 ore, presso altre strutture. Si dovrà poi decidere quale via imboccare per il personale dipendente. La situazione, oggi, è molto critica, anche perchè in tutti questi anni il Papa Giovanni è stato affossato da centinaia di pignoramenti esecutivi - con considerevole aggravio di denaro per le casse dell’Istituto, anche e soprattutto per spese di giustizia e legali - promossi dagli stessi dipendenti e dagli Enti creditori, tra cui il Comune di Serra d’Aiello. Domani pomeriggio, ad ogni modo, si potrà già comprendere in linea di massima quale sarà il futuro dell’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello. 04/03/2009 |
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