di F. Cirillo
Erano appena sbarcati da un barcone. Lei portava in braccio un piccolo , dall'apparente età di 6-7 anni, lui aveva con sé un sacco con dentro diversi oggetti in oro e argento, sicuramente rubati. Sulla spiaggia avevano costruito una specie di capanna e avevano sottratto da una stalla di contadini vicino la spiaggia degli animali come un bue ed un asinello. Avevano posto il bambino, per farlo riscaldare, subito affidato ai servizi sociali di Locri, vicino ai due animali che gli stavano pericolosamente vicino, quasi a schiacciarlo. Il bimbo è stato tolto alla patria potestà ed i due palestinesi, che non parlavano italiano, ma una lingua sconosciuta sono stati condotti al Cie di Crotone. I due palestinesi non avevano con se alcun documento e hanno fatto intendere indicandola su una carta geografica posta negli uffici della direzione del centro di detenzione di provenire da Nazareth in Palestina. Un professore dell'Università di Catanzaro esperto in lingue antiche , ha detto che la lingua che parlano i due palestinesi è l'antico aramaico.
Il loro comportamento nel volere a tutti i costi stare vicino al piccolo è stato molto violento ed i due sono stati separati e condotti in due diverse celle di sicurezza. L'uomo dice di essere falegname, la donna casalinga, e che il bambino non è figlio loro.
La polizia sta cercando di capire se il bambino è stato rapito in qualche casa della costa Jonica o di Riace stessa. Il bambino pur avendo l'apparente età di 6- 7 anni dimostra molta vivacità e riesce a capire la lingua italiana pur non parlandola.
Il sindaco di Riace , Domenico Lucano, si è subito offerto nel dare l'ospitalità alla coppia ed al bambino nel suo comune. Dopo una lunga trattativa gli è stato accordato e la coppia finalmente ha potuto riabbracciare il piccolo. Ora sono sistemati in una piccola casa di Riace. Lui ha voluto aprire una bottega artigianale di piccoli souvenir in legno. Lei si occupa del bambino.
Il sindaco Lucano è molto soddisfatto di questa scelta, che si aggiunge ai tanti altri immigrati ora ospitati nel suo paese. Iraqueni, afgani, palestinesi, eritrei, etiopi,siriani, vivono in questo paese diventato da qualche anno la loro seconda patria. I due palestinesi si sono ben integrati anche se dimostrano di avere timore quando vengono avvicinate da persone in divisa. Il piccolo va a scuola e comincia a parlare bene l'italiano. Non vuole frequentare alcuna chiesa e dimostra di avere una forte opposizione per qualsiasi persona che porta tonache nere. Evidentemente ha subito un educazione anarchica da parte dei genitori che anch'essi non frequentano alcuna forma di religione sia essa cattolica o islamica o ebraica.
Cronache italiane
Di Francesco Cirillo
Dicembre 2009
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