Ricorre il 12 febbraio l'anniversario di colui che negli anni è finito col diventare più grande antagonista delle religioni sulla terra. L'uomo che inconsapevolmente, forse, demolì con l'apporto delle sue teorie molti dei dogmi fondamentali sulle quali si basano i credi religiosi
Charles Robert Darwin (12 febbraio 1809 - 19 aprile 1882) naturalista inglese, nato a a Shrewsbury, cittadina vicina a Birmingham, celebre per aver formulato, assieme ad Alfred Russel Wallace, la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale di mutazioni casuali congenite ereditarie (origine delle specie), e per aver teorizzato la discendenza di tutti i primati (uomo compreso) da un antenato comune (origine dell'uomo).
Indirizzato dal padre agli studi di medicina, Charles focalizzò ben presto i propri interessi sulla storia naturale e venne a conoscenza delle idee che iniziavano a circolare in zoologia e botanica, in particolare la teoria di Jean Baptiste Lamarck, che però non lo colpì in modo particolare. Alla fine del 1827, a causa dei deludenti risultati scolastici, il padre decise che Charles si sarebbe dedicato alla vita ecclesiastica e lo mandò a Cambridge per proseguire gli studi; qui frequentò lezioni di botanica, iniziò a collezionare e classificare insetti e apprese le prime conoscenze di geologia, partecipando a una breve spedizione geologica nel Galles del Nord.
Ha pubblicato la sua teoria sull'evoluzione delle specie nel libro L'origine delle specie (1859), che è rimasto il suo lavoro più noto. Ha raccolto molti dei dati su cui ha basato la sua teoria durante un viaggio intorno al mondo sulla nave “HMS Beagle”, e in particolare durante la sua sosta sulle Isole Galápagos.
L'opera di Darwin fu molto apprezzata dalla comunità scientifica. Egli divenne membro della Royal Society nel 1839 (per la raccolta di informazioni effettuata durante il suo viaggio) e nel 1878 fu accolto anche dall'Academie des Sciences francese. Alla sua morte, avvenuta a Downe il 19 aprile del 1882, Darwin ricevette l'onore dei funerali di stato e venne sepolto nell'Abbazia di Westminster, accanto a Newton.
Charles Darwin discendeva da un ambiente anticonformista. Sebbene vari membri della sua famiglia fossero liberi pensatori, apertamente privi di credenze religiose convenzionali, egli inizialmente non dubitò della verità letterale della Bibbia. Frequentò una scuola anglicana, poi a Cambridge studiò teologia anglicana per diventare prete, ed era pienamente convinto dall'argomento teleologico di William Paley, secondo il quale il progetto della natura dimostrasse l'esistenza di Dio. Tuttavia, le sue credenze cominciarono a cambiare durante il suo viaggio con l'HMS Beagle. Mise in questione quello che vedeva, rimanendo perplesso, per esempio, di fronte al fatto che le belle creature degli abissi oceanici fossero state create dove nessuno le poteva vedere, e rabbrividendo alla vista di una vespa che paralizzava bruchi e li offriva come cibo vivo alle proprie larve; considerò che quest'ultimo caso era in contraddizione con la visione di Paley di un progetto benefico. Mentre era sul Beagle, Darwin era però rimasto ortodosso, e citava la Bibbia come un'autorità sulla morale, ma aveva cominciato a vedere la storia del Vecchio Testamento come falsa e inaffidabile.
L'accettazione della teoria dell'evoluzione aveva infatti posto un problema: se le specie non sono state create così come le conosciamo da un Creatore divino, come spiegare il loro adattamento all'ambiente in cui vivono, che a volte è veramente mirabile? La soluzione venne dall'analogia tra la selezione operata dall'uomo per migliorare le razze domestiche e quella che avviene in natura. La lettura del Saggio sul principio di popolazione di Thomas Robert Maltus gli suggerì il meccanismo attraverso cui la selezione agisce in natura: la lotta per la sopravvivenza.
Dopo il suo ritorno, investigò la trasmutazione delle specie. Sapeva che i sui amici naturalisti ecclesiastici la ritenevano un'eresia bestiale, che minava le giustificazioni miracolose per l'ordine sociale, e sapeva che tali idee rivoluzionarie erano sgradite specialmente in un momento in cui la posizione raggiunta dalla Chiesa anglicana era attaccata dai dissidenti radicali e dagli atei. Mentre stava sviluppando segretamente la sua teoria della selezione naturale, Darwin scrisse persino della religione come di una strategia di sopravvivenza tribale, sebbene credesse ancora che Dio fosse il legislatore ultimo. La sua credenza continuò ad attenuarsi nel tempo, e infine, con la morte di sua figlia Annie nel 1851, Darwin perse tutta la fede nel cristianesimo. Continuò a dare sostegno alla Chiesa locale e ad aiutare con il lavoro parrocchiale, ma di domenica faceva una passeggiata mentre la sua famiglia andava a messa. In età avanzata, quando gli venne chiesto delle sue convinzioni religiose, scrisse che non era mai stato un ateo nel senso di negare l'esistenza di un Dio, ma che in generale «"agnostico" sarebbe la più corretta descrizione del mio stato mentale».
Charles Darwin riferì nella sua biografia di suo nonno Erasmus Darwin, di come venissero fatte circolare delle storie false che sostenevano che Erasmus avesse invocato Gesù sul letto di morte. Charles concluse scrivendo "Tale era lo stato del sentimento cristiano in questo Paese [nel 1802].... Possiamo almeno sperare che adesso non prevalga più niente del genere." Nonostante questa speranza, storie molto simili vennero fatte circolare dopo la morte di Charles stesso, di cui la più prominente è la "Storia della Signora Speranza", pubblicata nel 1915, che sosteneva che Darwin si fosse convertito sul suo letto di malattia. Tali storie sono state propagate da alcuni gruppi cristiani al punto da diventare leggende urbane, sebbene queste asserzioni siano state confutate dai figli di Darwin e siano state rigettate come false dagli storici.
La lucidità e la razionalità nel mettere in dubbio quello che siamo e da dove veniamo, assieme alla capacità di osservare il mondo circostante, hanno reso Darwin un grande luminare. Dovremmo prendere esempio da questi uomini che benché vissuti in un passato lontano restano sempre esempi di apertura mentale grande razionalità.
PER SAPERNE DI PIU':
• Pietro Greco. "Creazionisti contro Darwin". Scienza & Paranormale 32 , 2000: pp. 42-44
• Ernst Mayr. "L'influenza di Darwin sul pensiero moderno". Le Scienze , Settembre 2000, n. 385: pp. 73-78
• Rassegna di articoli su C. Darwin
• Barbara Continenza, Darwin (LE SCIENZE, collana "I grandi della scienza", 1998)
• Charles Darwin, L'origine delle specie (Newton & Compton, 1989)
• Charles Darwin, Viaggio di un naturalista intorno al mondo (Einaudi, 1989)
• Ernst Mayr, Un lungo ragionamento: genesi e sviluppo del pensiero darwiniano (Bollati Boringhieri)
• Ernst Mayr, Il modello biologico (McGraw Hill, 1998)
• M. Ruse, The Darwinian Revolution ( Chicago , 1979)
• Selezione di link sulla preistoria
• Voce "Darwin"
• Il viaggio del Beagle
• L'Origin on line
RIFERIMENTI:
• Wikipedia.org
• UAAR.it